
“Il riconoscimento del teatro Regio di Parma quale monumento nazionale rappresenta un atto dovuto e prezioso per una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo da cui è passata la storia del melodramma. Il Regio non solo rappresenta uno dei principali centri della tradizione operistica italiana, ma custodisce ricchezze artistiche e architettoniche il cui valore storico è anch’esso alla base di questo riconoscimento”.
“La legge che ha istituito i monumenti nazionali ci ricorda il valore immenso del patrimonio culturale nella sua dimensione pubblica, ed è quasi un monito nei confronti dello scivolamento pericoloso verso la privatizzazione dei beni culturali che è in atto nella nostra epoca. Ma anche quanto la cultura sia strumento per costruire la pace e non possa in nessun caso scendere nel campo di guerra.
Il riconoscimento di oggi è infine l’occasione per porre la dovuta attenzione sulla situazione del coro del Teatro Regio: il maestro Faggiani ha lamentato il mancato coinvolgimento del coro nella apertura della stagione lirica di quest’anno è in generale la scarsa considerazione del coro stesso. L’auspicio è che con la nuova amministrazione cittadina entro giugno si possa giungere ad una soluzione di questa vicenda”.
Così la senatrice del Movimento 5 Stelle Michela Montevecchi nel corso del suo intervento in aula al Senato sulla dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma.