
06/12/2012
Il Tribunale del Riesame ha depositato la sentenza sull’appello della Procura della Repubblca di Parma che aveva impugnato la decisione del GIP di respingere la richiesta di sequestro preventivo del cantiere dell’inceneritore di Ugozzolo. Orbene, la richiesta di sequestro per abuso edilizio è stata negata.
A questo punto, se saranno rispettati i tempi annunciati dal direttore generale di Iren Andrea Viero, l’inceneritore di Parma dovrebbe entrare in funzione nei primi mesi del 2013.
Rimane valida l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio per la progettazione dell’impianto affidata ad Hera senza gara d’appalto per un valore di milioni di euro. Il Tribunale intravede l’ipotesi corruzione in merito alla classificazione “opera pubblica” o “opera privata”.
L’ad di Iren Andrea Viero, aveva dichiarato sul suo rinvio a giudizio: “Su molti documenti e iter che hanno portato alla creazione dell’inceneritore c’è la mia firma, visto che dal 2008 in poi ho ricoperto la carica di amministratore delegato di Enia arrivando nel 2010 ad occupare la stessa carica anche in Iren Ambiente. Non mi stupisce essere tra gli indagati”.
Sono stati dissequestrati i beni di Emanuele Moruzzi, l’ex dirigente del settotre Ambiente del Comune accusato di peculato in quanto accusato di esseri impossessato illegittimamente di 75 mila euro relativi agli oneri versati da Iren al Comune per i controlli sul forno.
Venerdì scorso si era tenuta l’udienza che era durata quattro ore. Laguardia aveva chiesto di poter depositare alcuni nuovi documenti che sarebbero stati forniti dal sindaco Pizzarotti e dall’assessore Folli. Gli avvocati del sindaco di Medesano Bianchi si sono opposti. Il Collegio ha negato questa possibilità considerato che nell’appello non è consentita l’acquisizione di nuovi elementi.
L’avvocato Vigorito ha dichiarato: “Ho fatto presente al tribunale che il sindaco Pizzarotti è il consulente del procuratore. Questo è un caso tutto politico e mediatico”.
I capi d’accusa riguardavano l’abuso edilizio e il mancato pagamento degli oneri di costruzione al Comune da parte di Iren, un accordo tra privati stipulato tra Comune e Iren in cui il termovalorizzatore viene definito “opera pubblica” e non “opera privata di pubblica utilità” (definizione che avrebbe permesso a Iren l’esenzione dal versamento degli oneri di costruzione, 420mila euro), versamenti annuali di Iren al Comune per le attività di monitoraggio e controllo del Pai. L’appello aveva ricordato l’orientamento della Cassazione per cui è legittimo il sequestro di immobili abusivi anche già ultimati o quando la condotta criminosa è già compiuta. Per il procuratore Laguardia il vincolo bloccherebbe l’aggravarsi del reato perché proprio il trattamento dei rifiuti con l’inceneritore rappresenta il momento di realizzazione di maggior profitto legato all’illecito.
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