E’ stata presentata questa mattina in conferenza stampa alla presenza di Laura Rossi, assessora al Welfare del Comune di Parma, di Elena Saccenti, direttore generale AUSL di Parma, di Maria Laura Bianchi, Fondazione Cariparma, di Simona Tedeschi, Forum e Solidarietà, di Stefano Paparelli, volontario di Punti di Comunità e di tutti i partner del progetto la campagna per reclutare volontari che dedichino qualche ora del loro tempo alle attività presso i Punti di Comunità.
I volontari gestiscono questi luoghi aperti alla cittadinanza e mettono a disposizione il proprio tempo, il proprio entusiasmo, accogliendo le persone, offrendo informazioni sulle opportunità del territorio, trascorrendo del tempo insieme, ad esempio per cucire, dipingere o dialogare, sostenere nell’uso del pc, pianificare attività solidali (come accompagnare un anziano a una visita, supportare nella redazione di un curriculum vitae, aiutare a compilare un modulo…).
E’ una campagna importante che vede Pubblico e Terzo Settore uniti nell’intento di intercettare il maggior numero possibile di cittadini che abbiamo voglia di offrire qualche ora agli altri.
Sarà una vera e propria chiamata alla città con l’uso di tutti i canali comunicativi spot televisivi https://youtu.be/YlsjSZieEio, manifesti, cartoline, approfondimenti tv e radio, social. Tutti i cittadini avranno così la possibilità di conoscere il progetto e le opportunità e proporsi. E’ stato attivato anche un sito internet www.parmawelfare.it che racconta i Punti di Comunità da cui si potrà anche candidarsi oltre che chiedere informazioni.
I Punti di Comunità nascono quattro anni fa per dare una risposta concreta a quella ‘fragilità sociale’ non evidente, legata alla solitudine, all’età avanzata, all’assenza di sostegno familiare.
Il progetto in questi anni ha continuato ad alimentarsi e rafforzarsi, forte del consenso arrivato dai territori e dai cittadini. Ma il salto è arrivato grazie ad Es.PR.it, un progetto promosso da Fondazione Cariparma, che ha visto riuniti intorno allo stesso tavolo soggetti del Pubblico, Comune, Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, e del Terzo settore, come Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale, CISL e UIL in un processo di progettazione partecipata. Soggetti che hanno saputo integrare competenze e approcci diversi, per un obiettivo comune.
Il tavolo interistituzionale ha lavorato per dare un nuovo impulso agli otto Punti di Comunità, sei presenti a Parma, uno a Sorbolo e uno a Mezzani, per operare sempre più come un sistema integrato, che possa catalizzare efficacemente le risorse della comunità e offrire luoghi, organizzati ma informali, di relazione e di aiuto dove cittadini volontari motivati e competenti, possono contribuire quotidianamente al benessere della comunità.
Nel breve periodo apriranno due nuovi Punti: uno presso l’Ospedale Maggiore, con funzione anche di coordinamento, e uno in Cittadella.
Per saperne di più e candidarsi c’è il sito www.parmawelfare.it.
“Un passo in più verso la costruzione di un sistema che sia di supporto ai cittadini vulnerabili e con fragilità che non necessitano di una vera e propria presa in carico da parte dei Servizi. Un welfare generativo, di comunità che offre servizi ‘leggeri’ che non si sostituiscono a quelli Istituzionali ma che si affiancano, che si mettano in ascolto, che offrano orientamento, accompagnamento, supporto alla domiciliarità, che intercettino i bisogni agganciando il cittadino in condizione di marginalità ed eventualmente possano orientarlo verso il servizio più appropriato. I Punti di Comunità sono un esempio concreto di come sia possibile e realizzabile la messa in rete delle risorse pubbliche esistenti sviluppando azioni capaci di produrre nuove modalità di supporto attraverso l’attivazione dei cittadini e del terzo settore” – Laura Rossi, Assessore al Welfare del Comune di Parma.
“L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma crede in questo progetto perché una forte rete solidale sul territorio integra e rafforza i percorsi di cura e la presa in carico delle persone in un momento di fragilità come può rivelarsi la malattia” – Massimo Fabi, Direttore Generale Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma.
“Questo progetto punta a promuovere e sostenere le reti informali tra persone e nel volontariato, così presenti e attive nei quartieri della città, collaborando con queste realtà alla costruzione di un nuovo welfare di comunità più solidale, un obiettivo condiviso per il quale i Servizi Ausl, e le Case della Salute, sono da tempo impegnati nell’ambito del nuovo Piano sociale e sanitario regionale”- Elena Saccenti, direttore generale Azienda Usl di Parma.
“Il progetto Parma WelFARE vuole facilitare l’accesso ai servizi già presenti sul territorio con lo sviluppo di una rete di prossimità, sperimentando così una mirata integrazione tra figure professionali e volontarie: i Punti di Comunità ben interpretano tale vision in quanto presidi animati da volontari che alimentano quotidianamente azioni di supporto alla fragilità e alla solitudine”- Gino Gandolfi, Presidente di Fondazione Cariparma.
“Un progetto che è testimonianza esso stesso della generatività del volontariato: la combinazione tra le competenze di istituzioni, associazioni e volontari, ha dato vita a una sapiente tessitura di relazioni che accorcia le distanze tra cittadini e istituzioni e tra le persone. I Punti di Comunità sono organizzazioni “destrutturate” in cui ciascuno può collaborare nel modo che gli è più affine, nel tempo che ha a disposizione. È importante esserci, è stimolante mettersi alla prova, è rassicurante dire a chi è solo o in difficoltà che Parma c’è” – Elena Dondi, Presidente di Forum Solidarietà.
“Il Consorzio Solidarietà, partner del progetto parma welFARE, vede nel sistema dei Punti di Comunità la concreta possibilità per esprimere il potenziale di welfare generativo di un territorio: il sistema dei servizi si completa con la corresponsabilità dei cittadini verso il ben-essere della collettività” – Fabio Faccini, Presidente Consorzio Solidarietà Sociale.
“Il Progetto ha un alto valore sociale e etico, che non sostituisce il welfare pubblico, ma innesca un circolo virtuoso fra l’azione del volontario e i bisogni della collettività più fragile” – Mariolina Tarasconi, Segretario Generale UIL Parma.
“Insieme agli altri partner pubblici e del privato sociale entriamo in una fase strategica del progetto parma welFARE. Anche il sindacato CISL si mobilita sulla città per un grande obiettivo di partecipazione. Si tratta di coinvolgere direttamente lavoratori, pensionati, disoccupati per costruire tutti assieme welfare di comunità, reti sociali e relazioni di prossimità. Un progetto collettivo che ci impegnerà nei quartieri e nei Punti di Comunità secondo principi semplici e quotidiani: solidarietà, prevenzione, inclusione. Energie di nuovi volontari di comunità che si aggiungeranno a quelle già esistenti rafforzandole. In altre parole un’opportunità per la città e i suoi abitanti, che la nostra comunità saprà sicuramente cogliere e promuovere con entusiasmo e senso di responsabilità per migliorare il benessere di tutti” – Federico Ghillani, Segretario Generale CISL Parma Piacenza.