Sociale, “case famiglia e vuoto amministrativo”

SMA MODENA
lombatti_mar24

03/07/2012
h.11.40

“Mentre, trepidamente, stiamo aspettando che il Sindaco si decida a scegliere l’assessore al Welfare assistiamo alla crescita del “fai da te” nei servizi rivolti agli anziani. Continuano a spuntare “Case famiglia” con offerte, a detta dei nuovi imprenditori, pari alle “residenze assistite”, come scritto sulla stampa di oggi. Eppure noi sappiamo bene che queste strutture sono fuori dal sistema di assistenza, non hanno regole (tranne un timido regolamento del Comune di Parma). Insomma ancora una volta si è scoperto che gli anziani possono diventare un business, anche facendo leva sull’attuale difficoltà delle famiglie a sostenere i costi e trovare risposte immediate. Per queste ragioni è irresponsabile che questa città da oltre un anno sia senza assessore ai Servizi sociali. I piani B alternativi ad improponibili progetti faraonici (WCC) non ci sono. La qualità rischia di sfuggire a qualsiasi controllo e sulla programmazione dei servizi che serviranno in futuro c’è assoluto silenzio. Di questo passo son sicuro che i conti del Comune miglioreranno. Ma lo faranno sulla pelle dei nostri anziani e di chi lo diventerà”.

Paolo Bertoletti
Segr. gen. SPI CGIL Parma