
Arriva domenica 16 febbraio alle ore 17 al Teatro del Cerchio il bimbo più furbo, scaltro e veloce della tradizione Africana! Si chiama Kirikù, è diverso dagli altri, è speciale. La sua voce si sentiva già dal ventre della mamma e appena nasce, da solo si dà il nome. Capisce che il suo mondo, il suo villaggio vive una maledizione, la fonte dell’acqua è secca, gli uomini e anche il suo papà sono scomparsi. Kirikù è piccolo, nessuno vuole giocare con lui, ma poi tutti lo cercheranno perché è coraggioso, supererà prove, libererà il villaggio dalle maledizioni. Utilizzando la sua astuzia, supererà la paura della strega Karabà, e con grande coraggio si avvicinerà a lei. Ma nel villaggio non credono a tutto ciò.
La storia nasce dall’Africa e vive delle forme del racconto che, nella tradizione africana, diventa un “lungo tempo del racconto”, in forma additiva si innestano altre storie ed altre origini. Nella tradizione africana, il racconto diventa anche animato, gli spettatori sono di fronte a una “capanna”, da dove nascono storie, oggetti, personaggi, animali, atmosfere del tempo. E in questo cerchio si danza, si ascolta, si risponde, si partecipa, Questa è la forma dello spettacolo: musicisti, voce narrante, animatori-interpreti, stoffe e oggetti africani.
Lo spettacolo offre anche spunti di riflessione quali: la nascita e la crescita, le paure e i desideri, la capacità di affrontare le difficoltà e di superarle, il singolo e il gruppo, la distinzione tra fantasia e realtà, la conoscenza di altre forme culturali (i suoni, la struttura di un villaggio che qui diventa la struttura delle spazio scenico…), economiche (il lavoro femminile e maschile, l’importanza dell’acqua, il tema della desertificazione…), religiose (simboli, feticci, culto degli antenati, riti magico propiziatori…), naturalistiche (il territorio e gli animali). La parola nella funzione narrativa diventa apertura su situazioni e dettagli oggettuali tipici della tradizione africana: materie, suoni, voci in uno spazio che vuole ricordare e salvare una cultura, un continente… l’Africa, come in una grande pittura di Henri Rousseau
Testo Gabriele Ciaccia | Regia Valentina Ciaccia
Con Rossella Celati e Andrea Tufo
Figure Bartolomeo Giusti | Ombre Roberto Santavicca
Tecniche Teatro d’attore e di figura con suoni dal vivo
Produzione Teatro dei Colori
Domenica 16 febbraio – ore 17
Biglietti: adulti 10€ | bambini 5€ | Per ogni adulto pagante un bambino entra gratuitamente.
Info e prenotazioni: info@teatrodelcerchio.it e prenotazioniteatrodelcerchio@gmail.com
Cell. 351 5337070 | Teatro del Cerchio, via G. G. Belli 6/a Parma