“Strade per vivere”

26/02/2010
h.12.10

Inizia lunedì 1° marzo all’Istituto tecnico statale per geometri Rondani il viaggio del Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore nelle scuole secondarie di secondo grado cittadine. Il progetto “Strade per vivere” promosso dalla struttura complessa di Pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, svolto in collaborazione con gli Istituti scolastici aderenti, comprende una serie di incontri condotti dal medico Michele Mitaritonno per informare e sensibilizzare i giovani sui rischi dei traumi da incidente stradale.
“Abbiamo scelto di incontrare i giovani delle classi terze, quarte e quinte – spiega Gianfranco Cervellin, direttore del Pronto soccorso cittadino – Cioè coloro che si accingono ad acquisire il patentino o la patente, in quanto ad una loro presa di coscienza sulle conseguenze dei traumi della strada, spesso devastanti, può corrispondere una maggiore responsabilità nella guida”.
Il primo ciclo di incontri si svolgerà nel mese di marzo con il seguente calendario: Istituto per geometri Rondani lunedì 1 dalle 9 alle 12.30 e martedì 2 dalle 9 alle 11; Istituto agrario Bocchialini mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5, dalle 9 alle 12.15; Liceo d’arte Toschi lunedì 8 marzo, dalle 9 alle 12; Istituto Giordani giovedì 18 dalle 8.30 alle 12; Liceo scientifico Marconi venerdì 19 dalle 8 alle 13 e lunedì 22 dalle 8 alle 10.
Nel 2009 al Pronto soccorso di Parma sono giunti 6.189 feriti per incidente stradale, in gran parte di età compresa tra i 15 e i 50 anni. Un numero elevatissimo, che rileva come la traumatologia stradale sia un problema sociale di rilievo, con elevati costi economici correlati. I dati statistici nazionali divulgati dall’Istat, relativi all’anno 2008, lo confermano: 218.963 incidenti stradali sono stati censiti dalle forze dell’ordine, a seguito dei quali si sono avuti 4.731 decessi e 310.739 feriti.
Si tratta di numeri elevati ma comunque inferiori alla reale ampiezza del fenomeno. Sono molti infatti gli accessi spontanei dei feriti alle strutture sanitarie a fronte di incidenti nei quali non intervengono le forze dell’ordine e che quindi non sono compresi nelle statistiche.

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