Stt, Pinzuti respinge le accuse

SMA MODENA
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(non più in homepage)
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18/11/2010
h.13.40

“Il mio preciso dovere è seguire la legge e invitare i consiglieri comunali ad esercitare il loro diritto nel modo che loro stessi hanno deciso, votando il regolamento comunale”. Michele Pinzuti, segretario comunale del Comune di Parma, nega qualsiasi divieto di diffusione degli atti relativi a Stt: “Nessun intervento a gamba tesa – precisa – ma solo il richiamo al rispetto delle regole che è condizione di garanzia e trasparenza per tutti, maggioranza e opposizione”.
Regolamento e testo unico degli enti locali alla mano, poi, lo stesso Pinzuti richiama le norme: “L’esercizio del diritto di accesso da parte del consigliere comunale è disciplinato nell’articolo 23, comma 1 e 2, del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale che gli stessi consiglieri hanno deciso e votato. Seconda questa norma le richieste pervengono alle società partecipate dal Comune, in questo caso Stt, per il tramite dei gruppi degli uffici consigliari così come è stato fra l’altro chiarito ieri sera in conferenza dei capigruppo”.
Pinzuti aggiunge, anche, che c’è un motivo per tutto questo “e deriva dall’articolo 43 comma 2 della legge sul testo unico degli enti locali, che precisa come il diritto di accesso del Consigliere è qualificato dall’esercizio del mandato pubblico e la documentazione, a garanzia delle prerogative del Consigliere stesso, deve riportare la dizione “si rilascia la presente per gli usi consentiti dal mandato”.
Infine Pinzuti si dice “dispiaciuto di non poter svolgere con serenità il mio ruolo, ribadendo che ho sempre richiesto e sollecitato ai presidenti delle società partecipate dal Comune il rilascio della documentazione richiesta, quando questa rispetta il regolamento del Comune”.
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18/11/2010
h.21.00

Escalation nella Politica spettacolo, nuova sceneggiata dell’opposizione
Parma Civica: “Ma continuano a tacere responsabilità uomini Pd in Tep”

Che dire? Dopo lo sfondone dei 3 mila euro di attivo scambiati per 3 milioni di debiti, ci saremmo aspettati dai consiglieri Pagliari, Ablondi e Guarnieri un po’ meno di sensazionalismo mediatico, almeno nei giorni immediatamente successivi alla figuraccia in questione.
Invece, oggi, il sit-in davanti alla sede di Stt, una nuova sceneggiata ad uso e consumo della stampa.
Gli amici di matita passano dalle lettere aperte alle visite di cortesia. Un’escalation di spettacolarizzazione preoccupante.
Reggeranno una campagna elettorale di un anno e mezzo con questi ritmi e queste fatiche, anche fisiche?
Soprattutto perché i tre consiglieri sapevano benissimo che, a causa del regolamento comunale che loro stessi hanno votato, quella di oggi non sarebbe stata niente più che una passeggiata con i giornalisti.
Sia chiaro, ognuno ha il diritto di provare a uscire dall’angolo in cui si è infilato come crede, ma qui rasentiamo il ridicolo.
E’ evidente però che, sia per la necessaria trasparenza amministrativa, sia per evitare che i 3 consiglieri d’opposizione mettano in atto l’ennesima strumentalizzazione per sollevare polveroni mediatici, l’accesso ai documenti richiesti deve essere garantito.
Per restare in tema, suggeriamo a Pagliari, Ablondi e Guarnieri nelle loro passeggiate con la stampa di passare il Piazzale della Pace per suonare a Bernazzoli e chiedergli le dimissioni di Fadda e Ragone gli uomini del Pd corresponsabili della vicenda Tep-Mb. Nonostante i loro diversivi, non ci siamo dimenticati.

Parma Civica