
12/01/2010
h.21.00
Finalmente sono arrivate anche le linee programmatiche di Lorenza Dodi e si nota subito una grande assenza: le elezioni comunali del 2012. Quello che dovrebbe essere l’obiettivo fondamentale per il Pd cittadino e il suo nuovo segretario è liquidato in sei generiche righe: nessun impegno sui tempi per la scelta del candidato, nessun impegno su modalità partecipative in questa scelta (in tutto il programma non si nominano mai le primarie, nemmeno per ricordare il successo di quelle appena svolte), nessun dettaglio su un percorso programmatico aperto e partecipato.
Ne esce il quadro di un Pd cittadino debole, minimalista, che sulla partita più importante non si prende nessun impegno davanti ai suoi iscritti chiamati nei prossimi giorni alla fase congressuale, tenendosi le mani libere sulle modalità della scelta del candidato su cui si auspica solo una generica “riflessione”. Su tutti questi punti il nostro programma si assume impegni precisi di tempi e percorsi su cui poter essere misurato.
In merito a questi ed altri temi fondamentali ho chiesto ufficialmente di confrontarmi con Lorenza Dodi in un incontro pubblico aperto a tutti gli iscritti e gli elettori da tenersi giovedì 14, prima che dell’inizio dei congressi di circolo che, per le loro sovrapposizione di date, permettono in pochi casi e per poche persone un confronto diretto tra i due candidati. Un momento in cui aprire alla città il dibattito congressuale interno, in cui far dialogare con pacatezza programmi e personalità differenti.
Purtroppo Lorenza, che pure si è candidata all’insegna dell’elogio del confronto, ha rifiutato quest’occasione che credo sarebbe stata preziosa per tutto il partito.