
Tep comunica che è stato notificato il ricorso avverso all’esito della gara per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico nel bacino di Parma e provincia presso il Tribunale Amministrativo Regionale.
Il ricorso, così come presentato anche agli Enti proprietari, riguarda sia aspetti formali, relativi all’operato della commissione giudicante e della stazione appaltante, che sostanziali in merito all’insostenibilità del piano economico finanziario presentato dall’a.t.i. assegnataria, come evidenziato fin dal momento dell’apertura delle buste d’offerta e confermato dall’accesso agli atti di gara e di verifica dell’anomalia.
Guardiamo, a questo punto, con fiducia al lavoro dell’organo giudiziario.
Tep spa
Ufficio Stampa
RICORSO TEP: CAVANDOLI: GARA PERSA PERCHÈ COMUNE E PROVINCIA SI SONO SPARTITE LE VESTI DELL’AZIENDA
“La gara per il trasporto pubblico locale di Parma è stata gestita in modo pessimo. Ora TEP sta cercando di rimediare con il ricorso al TAR ma i cancelli erano aperti e i buoi sono già scappati. Inutile pensare di aspettare una soluzione giudiziaria per cui ci vorrà tempo, si devono trovare soluzioni immediate perché il livello dei servizi possa essere da subito migliorato soprattutto togliendo certe distorsioni”.
Così inizia il commento della candidata sindaco a Parma per il Centrodestra Laura Cavandoli riguardo alla notizia che TEP ha presentato ufficialmente il ricorso per la gara di affidamento dei servizi di traporto pubblico in provincia di Parma nella quale è stata superata da Busitalia.
“Il Comune pizzarottiano ha cercato di addossare tutte le responsabilità della sconfitta alla Provincia, a guida PD, ma quando si dovevano dividere 3 milioni di utili l’anno Pizzarotti era ben contento – ha proseguito l’aspirante primo cittadino sostenuto dalle liste di Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Insieme per il Futuro – Almeno una parte di quegli utili andavano reinvestiti nella gara così come tutte le risorse regalate per i trasporti dei clandestini. Inoltre e soprattutto si sarebbe dovuto cercare un partner serio e conveniente senza avere la presunzione, caratteristica costante dell’amministrazione pizzarottiana, di vincere da soli. Tra PD e Pizzarotti, insomma, si sono spartiti gli utili di una società alla soglia dei 70 anni. TEP potrebbe comunque essere mantenuta come società anche al di fuori del servizio di trasporto tradizionale, ma con un nuovo progetto di mobilità realistico e non faraonico, come certe disavventure passate, su cui trovare risorse provenienti da Europa, Governo, Regione ed eventualmente anche da privati”.