TiBre, Dall’Olio: “Bene la Regione su priorità alla Pontremolese”

SMA MODENA
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La decisione della Regione di dare priorità assoluta al completamento della TiBre ferroviaria, confermando gli orientamenti già espressi, va nella giusta direzione. Dopo decenni di tentennamenti si può ora confidare di vedere completata una infrastruttura strategica che potrà integrarsi con i sistemi di trasporto del nord Europa (sempre più orientati verso il ferro) e servire da metropolitana di bacino riducendo così il traffico pendolare.

I fautori dell’autostrada che sostengono che con questa scelta la Regione penalizza il territorio di Parma, oltre a non avere capito dove sta andando il mondo, a cominciare dalle imprese più avanzate, non sanno evidentemente fare i conti. Sulla TiBre ferroviaria la Regione prevede un importo di spesa di 2 miliardi di euro, il 17% del costo complessivo del Programma delle Infrastrutture Strategiche e il 25% del fabbisogno finanziario regionale.

La partita vera inizia adesso e si gioca sui tavoli del Ministero. Invece di perdere tempo inseguendo un’autostrada che oltre ad essere inutile non aveva alcuna prospettiva di essere realizzata, il Sistema Parma, dai partiti alle associazioni di categoria, farebbe bene a lavorare unito per portare a casa già dal 2016 investimenti sulla linea ferroviaria, a cominciare dal tratto Parma-Vicofertile già cantierabile, e per la progettazione definitiva del tunnel di valico e dei tratti ancora da raddoppiare.

C’è poi la questione del primo lotto dell’autostrada TiBre, dieci chilometri pagati con i rincari dei pedaggi dell’Autocisa che finiscono a San Quirico in mezzo alla campagna. Anche qui bisognerà sollecitare il governo affinché questo peduncolo autostradale non venga realizzato e le risorse siano destinate ad altre e più utili infrastrutture, come già richiesto in un ordine del giorno del Consiglio comunale di Parma votato all’unanimità a inizio 2014.

Una richiesta che poteva essere ribadita con maggiore forza attraverso l’Assemblea dei sindaci convocata ieri, se solo il sindaco Pizzarotti, preso da improvvisi bisogni di riflessione e approfondimento, vi avesse partecipato. Al di là dei comunicati ex post e delle rettifiche rabberciate i presenti sanno benissimo chi è stato a fare saltare l’Assemblea. Su questa penosa e grave vicenda, sarebbe più dignitoso se il Sindaco se ne stesse in silenzio.

Nicola Dall’Olio

Capogruppo PD Consiglio comunale di Parma