“Ritiro le dimissioni”

SMA MODENA
lombatti_mar24

12/09/2014
h.15.30

E’ iniziata ed è finita con gli applausi dei tifosi la conferenza stampa con cui il presidente del Parma Fc, Tommaso Ghirardi, ha annunciato di tornare sui suoi passi e di non ritirarsi dalla massima carica della società calcistica di cui è proprietario da quasi otto anni.
Il presidente ha subito spiegato:”Ho convocato questa conferenza stampa per fare una volta per tutte chiarezza. Dopo la conferenza stampa di maggio, dopo il torto subito per la licenza Uefa non concessa, ho dato le dimissioni. Sono stato dimissionario per tre mesi. Martedì scorso il primo consiglio d’amministrazione che si è svolto da allora mi ha chiesto, con il collegio sindacale, se volevo ratificarle, domandandomi di non farlo. Non nego che volevo confermarle, perché non ho ancora avuto chiarezza in merito dalle istituzioni. Mi sono ripromesso di prendermi due o tre giorni per rifletterci, per pensarci. La mia definitiva risposta oggi è quella di ritirare le dimissioni e perciò di rimanere. Non perché siano stati risolti definitivamente i problemi, ma perché in questi tre mesi ho avuto troppe manifestazioni d’affetto. C’è stata tanta gente che m’ha scritto in tanti modi, attestandomi la propria vicinanza e la propria comprensione. Ne ho ricevuti più di duemila, tra lettere e mail. Le copie sono qui, ve le metto a disposizione. Le originali sono state raccolte in book che conservo a casa tra le mie cose più care. Sono le persone a cui io devo ancora il mio impegno per questa maglia, per questa bandiera, per questa società. Il mio ritorno non significa che ho chiuso la strada legale, la battaglia dei ricorsi. Non potevo, però, tradire la fiducia di questa gente. Non potevo non tornare in sella. Bisogna ripartire da basi forti, che sono i nostri tifosi, la nostra società, chi lavora con noi. Una realtà che non meritava di essere abbandonata. Io dissi che la società era in vendita , che qualcuno se voleva poteva farsi avanti, ma non avrei regalato nulla a nessuno. Nessuno, però, si è fatto avanti, tanto meno di Parma, ma anche di altre città o di altri Paesi. Mi sono reso conto che il mio abbandono voleva dire far finire il club e non me la sentivo”.
Sull’inizio di campionato con una sconfitta a Cesena Ghirardi ha detto:”Questa situazione ha influito. Le motivazioni sono importanti. Abbiamo anche ragazzi giovani. Avere una guida dà garanzie. Ora cominciamo il nostro campionato. Anche da tifoso dico che è giusto avere un presidente. Da domenica la situazione cambierà. A mio avviso la squadra si è rinforzata e non si è indebolita”.
A proposito il presidente ha rivolto un pensiero al lavoro dell’amministratore delegato Pietro Leonardi:“Devo ringraziare Pietro Leonardi, che ha dovuto sobbarcarsi tre mesi di calciomercato importanti, che ha dovuto fare di tutto, senza presidente”.
Tommaso Ghirardi ha apprezzato l’atteggiamento di mister Roberto Donadoni:”Non ci ha lasciato. Poteva permettersi anche di star fermo. Lui e tutto il suo staff hanno deciso di rimanere in una situazione precaria. Hanno deciso così, perché hanno dei valori”.
Ha spiegato la mancata cessione di Jonathan Biabiany:”Quando bisogna trovare un accordo in due è difficile, in tre difficilissimo, in quattro ancor più. Zaccardo comunque è un amico. Eravamo convinti di averla chiusa. Adesso godiamocelo ancora noi, Jonathan, e speriamo che faccia gol”.
Il presidente ha voluto precisare rispetto ad alcune polemiche sorte in questi mesi:”In questi tre mesi sono venuto a Collecchio tre volte dal giorno delle mie dimissioni, poi ho fatto le vacanze davvero. Chi mi ha visto qui probabilmente ha visto un mio sosia. Ghirardi insieme al suo gruppo di lavoro ha fatto in questi otto campionati cose importanti. Credo di essere in grado di fare il presidente. Mi è dispiaciuto non parlare per quattro mesi allo squadra. Lo rifarò da oggi. Sono da cinque anni che arriviamo tra le prime dieci e l’anno scorso siamo arrivati in Europa League davanti a Lazio e Milan. Credo di essere anche in grado di migliorarmi. Mi fa arrabbiare quando si vuole speculare su affermazioni che nascono dal cuore. Chi vuole speculare sulle dimissioni e sui loro motivi è perchè non sa cosa scrivere. Io sono in buona fede. La mia famiglia è una famiglia di imprenditori per bene. Quelle che contano sono le parole della gente, dei tifosi, anche di quelli di altre squadre che ho incontrato in vacanza e che mi hanno manifestato tutta la loro solidarietà”.
Ghirardi, chiamato a esprimersi sul comportamento del Torino nella vicenda legale della licenza Uefa, ha detto:”Parlare del Torino non mi interessa. Sono arrivati settimi e noi sesti. Gli auguro di far bene in Europa, essendo una squadra italiana. La nostra rabbia dovrà essere messa in campo dai giocatori in maniera corretta. I veri tifosi del Toro con diverse mail mi hanno trasmesso che loro così non volevano partecipare all’Europa League”.
A chi gli ha domandato chi ricorda dei campioni che ha avuto a Parma ha risposto:”Cassano ha contribuito in modo importante a farci arrivare in Europa e mi auguro continui così. Giuseppe Rossi, che insieme a Zamagna l’ho lanciato io. Giovinco, che ci ha portato dalla zona salvezza alla fascia sinistra della classifica”.
L’occasione è servita per approfondire ancora l’appoggio alla presidenza Tavecchio in Figc:”Ha contribuito anche l’avvento di Tavecchio a farmi tornare. Con Abete ho sempre avuto un ottimo rapporto, ma è finito un ciclo che purtroppo ci ha penalizzato ingiustamente. Confido che questo nuovo ciclo, questo nuovo presidente, questa nuova Figc prenda in esame la nostra situazione e mi dica quello che è successo con la licenza Uefa, voglio capire cosa ci è successo”.
Le sue parole pesanti di maggio non hanno ancora prodotto provvedimenti disciplinari:”Vuol dire che avevo ragione”.
Sul nuovo socio e main sponsor Energy T.I. Group:”Roberto Giuli, amministratore delegato di Energy T.I. Group, è stato uno dei primi nel consiglio d’amministrazione a chiedermi di riflettere e tornare, non solo per l’investimento che hanno fatto ma soprattutto per la stima e l’affetto. Voglio ringraziare lui e tutti coloro che hanno investito in questa società
Sulla futura distribuzione dei diritti televisivi:”La volontà di un consiglio di lega va a cozzare con la legge melandri. Un consiglio di Lega non può andare contro una legge dello Stato. Io sarei per il 50% uguale per tutti e il restante 50% per meritocrazia. Come avviene in Inghilterra. Se si applicasse questo sistema, quest’anno avremmo anziché 36 milioni di Euro, 100 milioni”.
Sui rapporti e i legami con altre società calcistiche:”Noi non avevamo partecipazioni con altre società, ma solo collaborazioni con Nova Gorica e Gubbio. Siamo stati criticati come coloro che fanno mostruosità. Ora vedo che l’Inter si avvicina al Prato, il Torino all’Alessandria, Lotito ha la Salernitana, pure la Juventus. Noi facciamo le cose, alcune volte, per primi e veniamo criticati. Noi vinciamo la prima coppa di Slovenia storica per il Nova Gorica con giocatori che prendono al massimo 60.000 Euro o li mandiamo in categorie inferiori e ci prendiamo dei somari. Gli altri, invece, sono ritenuti bravi perché mandano giocatori da 500.000 Euro in Serie C. e sono bravi noi 60000, in somari”.
Ancora sul futuro del club e sul suo personale impegno:” Io ho dato la possibilità a chi voleva di prendere il club. Non ho visto nessuno. Tranne qualcuno non meritevole di nota, qualcuno che non saprei come definire.Via da Parma in un altro club non avrei investito e non investirei mai. Per rispetto dei tifosi del Parma e per onestà. E’ molto difficile e complesso far calcio, è dura. Ho anch’io una famiglia e azienda da gestire. Finché avrò forze economiche e finanziarie continuerò. Poi non durerò in eterno. Oggi ci metto anima e corpo”.
Ricordando i messaggi estivi di Antonio Cassano:”Antonio mi mandava, con mio gran piacere, messaggi d’affetto anche dai Mondiali. Non è uno sprovveduto. E’ stato molto carino e simpatico”.
Aggiunti ad altri più o meno famosi, ma ognuno dai grandi contenuti d’affetto e stima:”Tra i tanti attestati ricordo volentieri quelli di due grandi uomini di sport, Javier Zanetti e Pippo Inazaghi, un amico, gente che riconosce i valori che ci sono in campo e può capire l’amarezza che ho sopportato e che devo ancora sopportare, ma si sono dimostrati vicini anche grandi uomini della finanza e della politica. Tra tutti questi, però, mi è rimasta impressa la letterina di un bimbo di nove anni. Mi ha scritto:”Tommaso torna presidente, perché altrimenti il papà non mi porta più allo stadio”.
La gente Crociata ha applaudito. Il presidente c’è.

“Ora dalla Figc mi apetto una svolta”

SMA MODENA
lombatti_mar24

12/08/2014
h.18.20

All’indomani dell’elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio, il presidente del Parma Fc, Tommaso Ghirardi, ha parlato in mattinata ai microfoni di Radio Bruno, l’emittente radiofonica ufficiale del club Crociato, auspicando novità per le sorti del movimento calcistico nazionale, con riflessi sul suo personale impegno.

La prima domanda rivolta a Ghirardi è stata appunto la richiesta di un commento sulla Figc a Tavecchio. La risposta del presidente ha ripercorso la strada battuta per arrivarci:“Sono contento, perché è un lavoro cominciato diversi mesi fa. Da quando ci furono le dimissioni del vecchio presidente Abete, ci fu subito la candidatura di Tavecchio, il quale aprì dei buoni orizzonti a livello di programma alla Lega Serie A. Il presidente della Lega, Beretta, a mio avviso ha svolto un lavoro prezioso, perché ha convocato l’assemblea. L’assemblea ha dato mandato ad Agnelli e a Lotito di stilare un programma, un progetto di lavoro da far sostenere a Tavecchio. Così è stato. Un programma sottoscritto da diciotto club. Poi, non si sa perché alcuni club, tra cui la Juventus, abbiano voluto cambiare idea disattendendo questa decisione. E’ sinonimo di disordine, perché non è corretto che si faccia un lavoro prezioso in Lega, si stili un progetto da far sostenere a un candidato, si scelga sostanzialmente un candidato, poi il giorno dopo alcuni presidenti parlino in autonomia contraddicendosi, contrastando le idee sviluppate nelle assemblee. Questo non va bene. Il Parma ha agito in maniera coerente, ha approvato questo programma e lo ha appoggiato sino alla fine. Siamo, quindi, soddisfatti che il nostro candidato con il nostro programma abbia raggiunto l’obiettivo di diventare presidente federale”.

A fine maggio le sue dimissioni, ora l’abbiamo vista in tribuna a vedere AstonVilla-Parma: è l’inizio di una nuova pagina?

“Sono dimissionario, perché credo di aver subito un torto. Ritengo sia più corretto oggi essendo appunto in contrasto con la Federazione e con il Coni (vorrei ricordare che noi stiamo facendo una dura battaglia legale con queste due entità) avere una posizione dimissionaria per manifestare la mia grande delusione per l’ingiustizia subita. Questo non significa che la proprietà del Parma non sia mia e della mia famiglia. Non c’è nulla di strano, quindi, se vado a vedere un’amichevole o un allenamento. Il Parma è una società per azioni dove la mia famiglia è la maggior azionista e dove io ho dei forti interessi. Sarei stupido a non seguire i miei interessi. Questo non vuol dire, come ho sempre detto, che la mia posizione a oggi, fino all’approvazione del bilancio, rimane dimissionaria. Dopodichè vedremo se, con la nuova Federazione guidata da Tavecchio e con questi cambiamenti che verranno messi in atto, questo mondo mi darà ancora soddisfazioni per mettermici di nuovo in prima persona. Fare polemiche o illazioni perché vado a vedere un’amichevole o un allenamento, mi sembra stupido, perché il club è mio e giustamente cerco di tutelarlo e di seguirlo il più possibile”.

I giocatori hanno detto che lei è sempre rimasto loro vicino in questi mesi: che rapporto ha con i suoi ragazzi ?

“I miei ragazzi io li devo solo ringraziare perché mi hanno fatto vivere un’emozione grandiosa, raggiungendo l’Europa sul campo. Io sto lottando e sto mantenendo questa posizione anche per loro. E’ una posizione di grande coerenza, perché non mi sembra giusto, dopo due mesi, tornare sui miei passi senza aver combinato nulla. Credo che il can can mediatico che abbiamo fatto e che abbiamo subito possa avere influito su questi cambiamenti in Federazione, perché noi siamo convinti di aver ragione, lo dimostreremo, crediamo nella Giustizia, continuando a sostenere la nostra tesi e la nostra battaglia legale. Mi auguro, con questa nuova Federazione, di trovare nuovi stimoli, di trovare supporto e magari di poter tornare al mio posto. Se non ci saranno dei cambiamenti, però, non ci tornerò. La decisione verrà, comunque, presa dopo l’approvazione del bilancio, perché questo bilancio l’ho gestito io da presidente ed è giusto lo chiuda io”

La gente di Parma le è rimasta molto vicina: c’è un segreto per questo feeling con la città ?

“Da quando sono arrivato a Parma mi sono sempre comportato nella stessa maniera. Molto spontanea, sincera e corretta. La tifoseria mi è sempre stata vicina e lo è ancora oggi. Sto avendo manifestazioni di solidarietà impressionanti anche in vacanza. Mi gratifica che non solo i tifosi del Parma, ma anche di tutta Italia mi stiano dando grandi soddisfazioni nell’invogliarmi a lottare, a non mollare, a cercare di cambiare questo calcio che mi auguro che da ieri abbia una svolta forte con l’elezione di Tavecchio”

Sul fronte del calciomercato, Tommaso Ghirardi ha concluso:

“Siamo stati massacrati per un anno sia mediaticamente che da certe entità importanti della Federazione come coloro che commerciavano giocatori alla stregua del bestiame. Anche questa è stata una situazione vergognosa che mi ha portato a fare riflessioni. Noi abbiamo cercato di dar lavoro a tante persone, le abbiamo pagate tutte. Perciò dovremmo essere ringraziati dall’associazione calciatori e dagli enti che tutelano i calciatori, mentre siamo più volte stati additati come scorretti. E’ stata una critica vergognosa, che ci ha portato a riflettere, a ridurre in maniera importante il numero di nostri giocatori e ad aumentare il numero di disoccupati. Saranno contenti coloro che non avranno più un contratto, che non potranno più giocare a calcio. Dovranno andare a ringraziare chi dice di tutelarli. Una riflessione e una scelta che ci ha fatto fare meno mercato, perché se è una critica aver molti giocatori, investire sui giovani e cercare di fare collaborazioni con società satellite, bene Parma riduce i suoi giocatori e cercherà di fare una politica solo nell’interesse del Parma e non più di altri”.

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VOTO ELETTRONICO
“Tu chi preferisci come prossimo Presidente della Provincia di Parma?”

Candidati: Bianchi, Fritelli e Massari i candidati oggi più accreditati. Altieri, Bernazzoli, Berni, Bricoli, Canova, Cesari, Fadda, Pizzarotti, Rossi i big possibili outsider.

A Ghirardi il premio “Le ali della vittoria”

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/03/2013
h.11.30

Il presidente Tommaso Ghirardi è stato premiato questa sera dalla LND con il prestigioso riconoscimento “Ali della vittoria 2013” per il miglior dirigente di società calcistica nella serata di gala organizzata presso l’Auditorium del Centro Congressi della Fiera di Cagliari. “E’ per me un grande piacere ricevere questo premio, io arrivo dal calcio dilettanti, conservo molte amicizie e molti bei ricordi. Ringrazio il presidente Tavecchio per questo riconoscimento”. Poi al presidente viene chiesto del futuro di mister Donadoni: “Ha ancora un contratto di due anni, quando gliel’ho proposto si è detto onorato e felice, per cui conoscendo l’uomo sono certo che resterà”.
Come vive ora il Parma? “Sta crescendo. Sta trovando una sua dimensione sportiva ed economica, è un club che ha vissuto periodi molto felici e periodi molto tristi, ora vive con serenità”.
Qual è l’errore che Ghirardi ha fatto da dirigente e che non rifarebbe e la cosa di cui invece va orgoglioso? “In passato, nei dilettanti, ho preso ex campioni per portarli nelle categorie inferiori, credendo che potessero fare la differenza. Errore che non rifarò, visto che la mia più grande soddisfazione è stata prendere ragazzi giovani, farli crescere e valorizzarli e poi vederli arrivare anche in Nazionale”.
Di seguito tutti i premiati della serata e le relative categorie:
Pierluigi Collina dirigente internazionale
Gigi Riva dirigente FIGC
Mariano Delogu dirigente LND
Maurizio Beretta dirigente calcio professinistico
Brunello Cucinelli dirigente società dilettantistica
Devis Mangia allenatore professionista
Luis Oliveira allenatore dilettante
Riccardo Meggiorini miglior calciatore
Emi Yamamoto miglior calciatrice
Nunzio Frozolone miglior giocatore calcio a 5
Paolo Palmacci miglior giocatore beach soccer
Biagio Angrisani giornalista stampa locale
Eugenio De Paoli giornalista nazionale.