
Tra i complessi monumentali più noti della città di Parma, la Certosa rappresenta ancora oggi un luogo di grande fascino, carico di storia, riferimenti simbolici e preziosi rimandi letterari. Fondata nel 1285 nei pressi di via Mantova fu abitata dai monaci Certosini per quasi 500 anni, subendo nel corso dei secoli diversi interventi architettonici come la costruzione dell’attuale facciata neoclassica (risalente al 1847). Della vecchia Certosa oggi è integralmente conservata l’antica Sagrestia, oltre agli arredi rinascimentali, gli affreschi, i capitelli e gli altari, ma l’edificio, solitamente chiuso al pubblico, è stato nel tempo destinato ad usi secolari divenendo la sede nel 1975 della Scuola di Formazione ed Aggiornamento della Polizia Penitenziaria, gestita dal Ministero di Grazia e Giustizia.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, a marzo di quest’anno, è stato tuttavia possibile per tredici studenti del Liceo Guglielmo Marconi di Parma partecipare a un progetto nazionale speciale, in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano, che ha consentito loro di “adottare” la Certosa e di accompagnare, come volontari, i visitatori alla scoperta dell’imponente struttura durante le aperture primaverili eccezionali. L’iniziativa del FAI, pensata per sensibilizzare i cittadini al patrimonio storico e artistico del nostro Paese, ha permesso agli studenti del Marconi, e di altri istituti scolastici coinvolti nel progetto, di appassionarsi alla storia della Certosa e al ruolo importante che ha rappresentato anche in tempi più recenti, legandosi alla presenza parmigiana dell’ordine religioso di San Bruno di Colonia.
Grazie all’indispensabile supporto dei docenti di Storia dell’Arte del Liceo Marconi, Francesca Franceschi e Gianluigi Del Forno, è stato, altresì, possibile organizzare un vero e proprio periodo di formazione per gli studenti coinvolti nel progetto: un corso del FAI sulla comunicazione, a cui è stato affiancato lo studio di materiale bibliografico selezionato e una visita preliminare al complesso monumentale guidata dal prof. Fabrizio Tonelli, ex docente del liceo.
L’attività portata avanti dal Marconi si è conclusa con grande successo sabato 22 marzo, quando studenti e studentesse hanno accolto e accompagnato centinaia di visitatori nei luoghi aperti del complesso architettonico, osservando il cortile, la chiesa di San Girolamo, il chiostro grande, la sacrestia e raccontandone di ognuno gli aspetti storici e artistici. La Certosa è rimasta aperta anche il giorno successivo, domenica 23 marzo, risultando il sito più visitato tra tutti quelli aperti nel weekend di riferimento, con 5.200 presenze.
“Un’esperienza che mi ha lasciato molto più di quanto mi aspettassi” racconta Carlotta, una delle studentesse coinvolte nel progetto “insieme ad alcuni compagni abbiamo guidato i visitatori raccontando la storia e le caratteristiche del luogo come fossimo delle vere guide turistiche, anche se solo per un giorno. All’inizio ero un po’ tesa: parlare davanti a sconosciuti non è mai semplice, soprattutto quando temi di dimenticare qualcosa o di non riuscire a coinvolgere chi ti ascolta. Ma man mano che parlavo, la sicurezza è cresciuta. È stato faticoso, ma anche sorprendentemente gratificante. Ho scoperto che spiegare qualcosa agli altri ti costringe a capirla davvero, e può insegnarti davvero molto”.
