28/01/2010
h.12.30
Proteggere due dei più importanti beni artistici e architettonici di Parma – il Duomo e il Battistero – da atti vandalici e altri episodi di inciviltà diffusa, che purtroppo si sono verificati in questi spazi, e ampliare ulteriormente la sorveglianza in città. È questa la finalità per cui l’Amministrazione comunale, con il sostegno economico di Banca Monte, ha installato nella zona altre tre telecamere, che si vanno ad aggiungere a quella già presente in Piazza Duomo e che vigileranno sull’intera area.
“L’importanza di queste tre nuove telecamere, che vanno ad aggiungersi alla “rete” cittadina di telecamere pubbliche e private – ha detto il sindaco di Parma Pietro Vignali – è del tutto particolare. Proteggeranno, infatti, alcuni tra i più importanti beni artistici della città, che sono al contempo dei simboli attorno a cui si riunisce la nostra comunità. La zona dietro il Battistero è fatta oggetto di atti vandalici e di bivacco e il monumento viene imbrattato con scritte abusive: l’intervento che presentiamo oggi rimarca la nostra ferma volontà di non accettare questi comportamenti.
Comportamenti che bisogna contrastare sul nascere, per evitare che sfuggano di mano e diventino ingestibili, come succede in altre città, anche della nostra Regione. Accanto all’azione, necessaria, di sorveglianza, vogliamo richiamare l’attenzione della gente su questi atti e contribuire a creare un sempre maggior senso civico, nella consapevolezza che questi beni sono patrimonio di tutti e da tutti devono essere tutelati”.
“Da tempo – ha commentato il vescovo di Parma monsignor Enrico Solmi – avevo manifestato preoccupazione per la situazione in cui si trova la parte più nascosta del Battistero, sia per il degrado conseguenza dei bivacchi che per gli atti di vandalismo da parte di persone che non si rendono conto di essere in presenza di un monumento insigne, che rappresenta la comunità civile e quella religiosa.
Mi preme rimarcare, anche, che, se è importante l’azione di tutela, è altrettanto fondamentale quella educativa. Il dover ricorrere all’uso delle telecamere denuncia, infatti, un senso civico che deve ancora crescere. L’impegno di tutti deve pertanto concentrarsi sul trasmettere valori educativi importanti”.
Il prefetto di Parma Paolo Scarpis ha espresso compiacimento perché “queste telecamere sono l’applicazione pratica della sicurezza partecipata. Pubblico e privato hanno unito le loro forze per raggiungere l’obiettivo di un maggior controllo del territorio e questa sinergia rappresenta un aiuto importante per le Forze di Polizia”.
Anche l’assessore alla Sicurezza del Comune Fabio Fecci si è trovato concorde sul fatto che “la collaborazione deve proseguire, per garantire la sicurezza e per tutelare il “bello”. Con l’installazione di queste telecamere garantiremo una sorveglianza continua a uno spazio della città che riveste grandissima importanza dal punto di vista culturale e sociale. Quest’azione rientra in un piano più ampio, che il Settore Sicurezza ha avviato da diversi mesi e che porterà, nei prossimi tre anni, a un sistema generale di controllo del territorio mediante videosorveglianza.
La videosorveglianza ha un ruolo molto importante: da un lato, favorisce la prevenzione contro eventuali fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di telecamere è in grado di esercitare; dall’altro, consente la repressione dei reati ricorrendo alle informazioni che il sistema è in grado di fornire”.
“La sorveglianza tramite telecamere del Battistero – ha sostenuto il presidente di Banca Monte Alberto Guareschi – è un’esigenza della comunità di Parma ed era giusto, pertanto, che una Banca come la nostra, così radicata nel territorio, se ne facesse carico insieme al Comune”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche la presidente del Quartiere Parma Centro Annalisa Andreetti, alcuni consiglieri del Quartiere e diversi rappresentanti della forze dell’ordine.
L’intervento presentato questa mattina segue di pochi giorni l’avvio della sperimentazione di “Click” – il dispositivo elettronico per la sicurezza personale che permette, semplicemente premendo un pulsante, di inviare un segnale di allarme alle Forze di Polizia – e conferma la massima attenzione che il Comune riserva al tema della sicurezza.
Le tre telecamere, di cui due che possono ruotare (brandeggiabili) e una fissa, sono collegate alle Centrali operative della Polizia Municipale, della Questura e dei Carabinieri.
Su una delle telecamere è in fase di test un software che permette di tracciare il percorso delle persone, realizzando uno zoom in presenza di movimento. Il software si attiva in automatico solo nelle ore notturne, orari in cui si sono verificati maggiormente gli atti vandalici.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 30.000 euro, di cui 15.000 finanziati da Banca Monte e il rimanente a carico del Comune.
Questa operazione rappresenta uno dei tanti investimenti fatti dal Comune per il controllo del territorio attraverso l’installazione di telecamere. Solo nel 2009 sono state installate 35 telecamere, che si sono aggiunte alle 132 già presenti sul territorio.
Nel prossimo triennio, per l’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza, sono stati stanziati a bilancio 750.000 euro.
Quest’anno saranno sperimentate anche delle minitelecamere, collegate con tecnologia wireless, di facile e rapida installazione, da posizionare nelle zone della città maggiormente critiche. L’utilizzo di un sistema di questo tipo garantirà una maggiore flessibilità, assicurando interventi più rapidi ed efficaci.
Oltre alle telecamere, è in fase di realizzazione un veicolo mobile in tinta civile attrezzato alla videosorveglianza, da utilizzare nelle aree non coperte dal servizio, per monitorare problematiche segnalate dai cittadini o emerse da attività d’indagine.
Le iniziative per la sicurezza del Comune
Il Comune di Parma continua a investire in sicurezza e in prevenzione. Solo nel 2009 si ricordano il rinnovo della Carta di Parma e le ordinanze sindacali per la sicurezza urbana, la formazione del personale di Polizia Municipale, le nuove assunzioni di agenti di PM (attualmente 181), i servizi congiunti con altre Forze dell’Ordine, il rinnovo del parco mezzi e l’acquisto furgoni dotati di torre faro e videosorveglianza, l’estensione dell’orario di servizio H24, il potenziamento del servizio dei volontari della sicurezza, la costituzione del Nucleo antiviolenza, l’ampliamento del servizio dei vigili di quartiere (attualmente 8), e della videosorveglianza (attualmente 167 telecamere), la costituzione del nucleo cinofilo per presidiare aree pubbliche antistanti le scuole dallo spaccio di stupefacenti.