Ubaldi, “il ritorno dei morti viventi”

SMA MODENA

28/03/2012
h.13.30

C’è da dire che Ubaldi nei manifesti elettorali non ci becca molto, e forse porta anche un po’ male.
Cinque anni fa ha tappezzato la città con la sua foto nella quale sollevava la mano di Vignali. In questi giorni ha ricoperto le plance delle vie di Parma con il nuovo manifesto in cui su sfondo nero tetro campeggia la sua faccia con lo slogan “Ritorno al futuro”, ovvero il titolo del film del 1985 diretto da Robert Zemeckis.
L’obiettivo del messaggio è esplicito: trasmettere la “speranza” che torneranno i bei tempi che furono quando lui era sindaco.
Ma quali bei tempi, quale film ha visto Ubaldi?
Noi abbiamo visto il film horror di chi si inventato progetti assurdi che hanno determinano più del 90% dell’indebitamento del Comune e delle sue società partecipate. E’ stato sotto Ubaldi che Parma si è avventurata nell’architettura spaziale di opere prive di senso, oltre che costosissime, quali il Ponte a Nord e la nuova Stazione. Per non parlare della futuristica metropolitana con una sola linea da 360 milioni di euro che avrebbe dovuto trasportare 96.700 persone al giorno in una città da 180.000 abitanti. Follia, fantascienza!
Quelli di Ubaldi sono stati gli anni che hanno portato nelle stanze dei bottoni i nomi eccellenti delle future disgrazie del Comune: Andrea Costa, Nando Calestani, Mauro Meli, Carlo Frateschi. Tutta gente che è stata nominata da Ubaldi. Speriamo non voglia riesumare pure questi personaggi.
Certo che se con Ubaldi tornassero anche loro bisognerà cambiare il nome del film: da “Ritorno al futuro” a “Ritorno dei morti viventi”.

Simone Rossi
Lista civica Parma che Cambia

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