
Il 25 giugno 2015 il Settore Tasse e Contributi ed il Prorettore al Bilancio dell’Università degli Studi di Parma, ci hanno fornito, dietro nostra esplicita richiesta, un documento (da approvarsi entro il 30 giugno) in cui venivano presentate delle correzioni relative ai requisiti per accedere alle riduzioni per merito sulla seconda rata.
Dal documento si evinceva un inasprimento dei suddetti requisiti, che nello specifico si riferiscono al valore della media dei voti e al numero dei crediti maturati dallo studente nel singolo corso di laurea. Queste correzioni, non solo si discostano dagli obbiettivi che la commissione tasse si era prefissata nello scorso a.a. , ovvero permettere al 20% degli studenti più meritevoli di avere accesso almeno ad un esonero parziale sulla seconda rata, ma avranno come risultato una forte riduzione della platea dei beneficiari.
Noi studenti dell’Unione degli Universitari abbiamo da subito manifestato un forte dissenso rispetto a questa manovra “correttiva”, poiché andrà a ledere i diritti e le aspettative degli studenti dell’Ateneo, modificandone la situazione contributiva in peggio.
“Omogeneizzare il numero dei beneficiari tra i corsi di laurea” e “garantire la sostenibilità economica dei benefici”, sono alcune delle motivazioni di questa revisione illustrateci dall’Amministrazione, in un incontro da noi richiesto per ribadire la nostra posizione e avere delucidazioni in merito. A seguito di tale incontro abbiamo formulato e presentato una serie di proposte alternative al fine di tutelare tutti gli studenti, per migliorare e rendere più equo il sistema di tassazione.
Tuttavia, nonostante il nostro impegno e la nostra volontà di collaborare con l’Amministrazione, su una questione della quale eravamo venuti a conoscenza con modalità e tempistiche discutibili, abbiamo riscontrato una sostanziale indifferenza nei confronti delle nostre proposte, espressa nella promessa di riaprire la discussione sul tema non prima dell’autunno.
Ancora una volta, non possiamo che dirci delusi dalla scarsa considerazione riposta nel parere degli studenti.
Ancora una volta, non possiamo che ribadire che saremo in prima linea, con l’impegno che ci contraddistingue, nella lotta per la tutela dei diritti di tutti gli studenti.