Un anno di crescita e futuro condiviso per il Polo per l’Infanzia dell’Università di Parma

Il progetto nato dalla collaborazione tra Ateneo e Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari celebra il primo anniversario con un dialogo aperto sulla città, l’educazione e l’innovazione pedagogica

di Tatiana Cogo

Primo compleanno per il Polo per l’Infanzia dell’Università di Parma, che ha spento simbolicamente la sua prima candelina con una mattinata di confronto e riflessione sul futuro dei servizi educativi. L’incontro, dal titolo “Il Polo per l’infanzia dell’Università di Parma compie un anno: in dialogo con la città, gli stakeholder e gli altri Atenei”, ha ripercorso l’esperienza di un anno di attività, per poi allargare l’orizzonte a una tavola rotonda sui servizi per l’infanzia universitari in Italia.

Nato da un progetto condiviso tra l’Ateneo e la Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari, il Polo accoglie bambine e bambini da 0 a 6 anni al Campus Scienze e Tecnologie, con un nido e una scuola dell’infanzia integrati. I servizi sono rivolti in via prioritaria a studenti e personale universitario, ma restano aperti anche alle famiglie esterne, offrendo un modello di inclusione e qualità educativa.

La struttura, progettata dall’architetto Enrico Molteni e interamente ecosostenibile, è gestita da Auroradomus Cooperativa Sociale ONLUS (Gruppo COLSER-Auroradomus) per il triennio 2024-2027.

«Il Polo per l’Infanzia è un vero fiore all’occhiello per l’Ateneo e, mi permetto di dire, anche per la città», ha sottolineato il Rettore Paolo Martelli, ricordando la collaborazione con la Fondazione e ringraziando Paolo Barilla «per la costante attenzione e sensibilità».

«Poter contribuire alla crescita e alla formazione dei ragazzi è una grande opportunità – ha dichiarato Barilla –. La personalità di un individuo si forma dai primi mesi di vita, e avere un polo dell’infanzia in un luogo così stimolante come il Campus è motivo di grande soddisfazione».

Anche il sindaco Michele Guerra ha rimarcato il valore della sinergia tra Comune e Università: «È uno dei progetti più interessanti visti nascere in città, perché racchiude in un unico luogo educazione, innovazione e comunità».

L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore educativo e accademico. Dopo la sessione introduttiva, la tavola rotonda “I servizi per l’infanzia universitari: possibilità e responsabilità nell’educare”, moderata da Maja Antonietti, ha offerto un confronto sulle esperienze e prospettive dei poli universitari dedicati all’infanzia. Le conclusioni sono state affidate a Susanna Mantovani, professoressa onoraria dell’Università di Milano–Bicocca, che ha sottolineato l’importanza di costruire “una rete di esperienze e competenze per un’educazione sempre più integrata e di qualità”.

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