Un gel spalmabile erede della pillola

confartigianatomaggio

Sexually correct(ParmaDaily educazione sessuale)
Finalità della rubrica

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09/11/2010
h.15.20

Un gel anticoncezionale potrebbe mandare in pensione la pillola, il cerotto e l’anello.
La notizia è finita anche su Repubblica. Proprio come una crema idratante, il nuovo composto si spalma su gambe e braccia, ventre o spalle, e ogni giorno rilascia un progestinico in grado di impedire la gravidanza. Con alcuni vantaggi in più, dicono i ricercatori inglesi che lo hanno presentato al meeting della American Society for Reproductive Medicine.
Questa formulazione evita infatti la nausea e i chili di troppo spesso effetto collaterale di alcune pillole. Inoltre, può essere usata anche dalle donne che stanno allattando, che ora non possono prendere i contraccettivi ormonali tradizionali perché interferiscono con il latte.
In qualche modo, il gel spalmabile ha un’azione simile a quella del cerotto. Allo stesso modo, forma sulla pelle una specie di pellicola che rilascia il Nestorone, un ormone progestinico, ed estrogeni “bioidentici”, cioè in grado di “mimare” l’azione di quelli naturali. Questi entrano direttamente nei microcapillari, saltando il passaggio nell’intestino (tipico dell’anello) e il primo passaggio nel fegato (tipico della pillola), raggiungono l’ipotalamo, la “centralina” del cervello che produce gli ormoni che inducono l’ovulazione, e lo metteno “in vacanza” per il tempo desiderato. La crema però elimina due svantaggi del cerotto transdermico: non cade e non si vede.
Il primo test ha riguardato 18 donne tra i 20 e i 30 anni, che dopo sette mesi di sperimentazione con 3 milligrammi di gel al giorno non hanno avuto né gravidanze né gli effetti collaterali comuni legati alla pillola. Quindi ne basta una piccola quantità.
“Ovviamente i soggetti sono pochi, ma i risultati sono ottimi – spiega Ruth Merkatz dell’organizzazione no profit Population Council di New York che ha condotto il test – ora proveremo il gel su un numero maggiore di persone e poi tenteremo la scalata al mercato offrendo alle donne una scelta più ampia”.