Un “quartiere” a misura di famiglia

SMA MODENA
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17/05/2010
h.21.00

Presentato questo pomeriggio al ministro del Welfare Maurizio Sacconi dal sindaco di Parma Pietro Vignali e dall’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna il progetto del Welfare Community Center Parma Est. Un innovativo, unico, grande “quartiere” della città a misura di famiglia, che riunisce, in modo integrato, servizi socio sanitari, residenze per anziani, strutture per l’infanzia, per i giovani e con una marcata attenzione al verde pubblico e all’agricoltura periurbana. È l’idea del nuovo welfare, il welfare dello sviluppo integrato, che associa interventi per tutte le fasi della vita delle persone, integrando, cioè, i tradizionali servizi socio assistenziali a innovativi servizi alla persona e a quelli educativi, dando anche occasioni di inclusione lavorativa e di produzione di reddito.
Gli interventi, che saranno realizzati sull’area di 550mila mq nella zona sud est della città, tra via Budellungo e la tangenziale sud, si sviluppano in due macroaree principali: la città multiassistenziale e intergenerazionale (funzioni integrative al polo sociale Cittadella Lubiana San Lazzaro, le case per la multiassistenza integrata, il polo per l’infanzia, la clubhouse, il polo per i giovani) e il parco attivo multifunzionale (la fabbrica del verde, il parco attrezzato, la fattoria didattica). L’intervento ha un costo complessivo di circa 100 milioni di euro, di cui circa 60 a carico di privati, i restanti a carico del Comune. Le prime realizzazioni saranno ultimate a partire da fine 2011.
La Città multi assistenziale e intergenerazionale comprende due tipologie di attività: quelle socio assistenziali e quelle relative all’ambito intergenerazionale.
Le attività socio assistenziali prevedono alcune funzioni integrative ai servizi assistenziali offerti dal Polo sociale Cittadella Lubiana San Lazzaro, quali la Medicina dello sport e Centro prevenzione malattie cardio-vascolari, il Centro di formazione e promozione della salute, il Centro di prevenzione della salute, il Centro di riabilitazione (palestra, piscina, percorso acquaticità ecc).
A queste funzioni si aggiungono le case per la multiassistenza integrata, che comprendono un Centro diurno, un Alloggio con servizi, i servizi comuni, diversi Spazi collettivi, la Comunità alloggio, la Casa protetta e la Residenza sanitaria assistenziale).

Le case per la multiassistenza integrata
Abitazioni moderne e funzionali e servizi di assistenza domiciliare, offriranno agli anziani opportunità di vita a casa propria. Non vengono meno i servizi residenziali (case protette) o semi residenziali (centri diurni), ma dovranno sempre più qualificarsi ed evolvere fino a divenire ambienti di vita ricchi ed arricchenti, diversificati nelle risposte, mai isolati dal contesto in cui sono ubicati.
Si configura una “Comunità dei servizi e delle opportunità” per anziani, in cui siano presenti le varie gradazioni ed intensità assistenziali e di cura, collegate tra loro: spazi collettivi, centro diurno, comunità alloggio, casa protetta ecc. Tutte con possibilità di fruizioni trasversali e non esclusivamente dedicate agli utenti di quei servizi.
L’ambito intergenerazionale sarà costituito da un polo per l’infanzia aperto 24 ore, composto da un tradizionale nido, da uno spazio culturale biblioteca/ludoteca e da un servizio di Baby Parking, da una Clubhouse – un insieme di case/appartamenti assistite complete di spazi e servizi comuni e riservate ad anziani autosufficienti – e infine da officine/laboratori per l’imprenditoria giovanile e da un Centro Giovani, factory di promozione della creatività giovanile.

Clubhouse
Dall’analisi di alcune esperienze internazionali è nata l’idea di sviluppare un insieme di case/appartamenti riservati ad anziani autosufficienti, che comprendono servizi quali sala comune, camere per gli ospiti, lavanderia, ecc., il tutto caratterizzato dalla presenza di un responsabile con il compito di mantenere un contatto quotidiano con tutti i residenti (senza entrare nelle loro abitazioni se non invitato oppure in caso di emergenza, per rispetto della privacy dei residenti), di contattare i servizi sanitari e i parenti in caso di emergenza e, nel caso, di aiutare gli ospiti a contattare altri servizi di cui possano eventualmente avere bisogno (quali ad esempio quelli delle riparazioni domestiche).
Il Polo dell’infanzia
Oltre a un nuovo nido (1-3 anni) è prevista l’apertura di un servizio per l’infanzia h24 con biblioteche/ludoteche
a) apertura sulle 24 ore dal lunedì al sabato mattina;
b) creazione di uno spazio culturale biblioteca/ludoteca in continuità con il punto a), aperto alla comunità, il cui funzionamento diventa il fulcro per attività pomeridiane rivolte ai bambini e/o famiglie (spazio incontro, discussione, sportello consulenza educativa, ecc.);
c) Baby Parking: servizio a disposizione di adulti che hanno necessità di un luogo in cui far accudire temporaneamente (qualche ora) il proprio bambino, altamente flessibile nella forma strutturale ed gestionale;
La struttura sarà realizzata senza soluzione di continuità in un’area verde attrezzata in modo che possa rispondere a momenti di aggregazione delle famiglie in orari extrascolastici.

Il Polo per i Giovani
L’esigenza di spazi aggregativi/formativi rivolti agli adolescenti è oggi più che mai obiettivo primario per promuovere il benessere e corretti stili di vita. È prevista la realizzazione di un Centro permanente dove nasceranno:
A) Officine/laboratori
a) L’Officina dei Mestieri: intende ricreare il clima delle vie di una volta in cui sorgevano laboratori artigianali, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità.
b) Officina del riciclo: un magazzino/laboratorio in cui trovano posto in modo ordinato e quindi fruibili a tutti i materiali riciclabili dalle diverse aziende laboratori cittadini da mettere a disposizione degli insegnanti e delle scuole della città per laboratori e atelier.
B) Centro Giovani: luogo delle arti
a) Factory della creatività giovanile: realizzazione di uno spazio multimediale per produzione e fruizione di eventi (musicali/ teatrali/ arti visive), prodotti ed organizzati dai giovani/ studenti dalle scuole e dal Centro Giovani stesso;
b) Centro Giovani: un luogo per promuovere un contesto educativo aggregativo che contribuisca alla crescita e allo sviluppo delle potenzialità e delle risorse dei singoli e dei gruppi. Che sia uno spazio favorevole allo sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni: acquisizione di capacità relazionali e competenze sociali adeguate, aumento dell’autostima personale, ricerca di una propria identità come persona e come cittadino.
Il Parco Attivo Multinfunzionale, compreso tra la strada S. Margherita e la tangenziale sud, include tre macro aree: la Fabbrica del Verde a ovest, il Parco Attrezzato al centro e la Fattoria Didattica a est.

La Fabbrica del Verde
Il giardinaggio come attività atta sia a promuovere una cultura di vita sana sia come fonte di sviluppo e reddito. L’ottica è quella di sviluppare un centro di aggregazione per la promozione di una sensibilità ai temi del rapporto tra uomo e natura e alla corretta gestione di questo. Sono previste aree di pubblica fruizione, per esempio gioco bimbi, con una particolare cura all’inserimento paesaggistico dell’intervento.
La Fattoria Didattica
La vicinanza della città può offrire opportunità economiche alle aziende agricole, soprattutto a quelle maggiormente orientate ai servizi multifunzionali. L’idea prevede di incorporare nella fattoria urbana diverse funzioni e contenuti.
La Fattoria Didattica sarà a disposizione delle scolaresche per far conoscere l’attività agricola (frutta, piccolo allevamento di animali da cortile) e per promuovere attività di educazione alimentare anche con esperienze pratiche, degustative e sensoriali.
All’interno degli spazi della Fattoria nascerà anche una scuola per l’infanzia.

Il Parco Attrezzato
Si prevede la realizzazione di un’area a verde attrezzato. Che sarà una dotazione pubblica per il quartiere e più in generale per l’intera cittadinanza, sia per l’ampiezza del parco sia perché verrebbero collocate funzioni che non trovano espressione in altre parti della città. Si prevede la possibilità di insediare attività sportive come:
– Calcetto, Pallavolo, Tennis, Piscina coperta e scoperta, Pista mountain-bike, Pista running, Pesca sportiva.
La promozione della cultura dello sport è evidentemente promozione di uno stile di vita attivo e sano, questo è un altro dei principi cardine che stanno alla base dell’intero progetto del “Welfare Community Center”, con particolare attenzione alle nuove pratiche di sportherapy.
Inoltre l’area fa parte della rete ecologica comunale e per questo all’interno del progetto è prevista, attraverso lo sviluppo di diversi piccoli ecosistemi, una continuità di spazi verdi che attraversa da nord a sud e da est a ovest l’intero intervento, di cui il Parco costituisce l’esempio più rilevante.
La realizzazione del Parco Attrezzato si carica anche di una valenza a carattere paesaggistico: sono, infatti, previsti interventi di inserimento naturalistico paesistico con funzione di mitigazione visiva della tangenziale.

DICHIARAZIONI
Ministro del Welfare Maurizio Sacconi
“Il progetto del Welfare Community Center di Parma è di straordinario interesse e si muove nella logica, perseguita dal Governo, di ridisegnare il modello sociale attorno ad alcuni cardini: prevenire lo stato di bisogno, favorendo il più possibile l’autosufficienza delle persone; andare nella direzione della sussidiarietà; integrare i servizi sociali, quelli assistenziali e quelli sanitari. Il welfare del futuro è più sostenibile e più efficiente di quello del passato, non più un welfare state, bensì un welfare community, un welfare di comunità: le collaborazioni pubblico – privato consentono maggiori realizzazioni e di sempre maggior qualità. Sull’idea di una “economia sociale di mercato” c’è una tendenziale convergenza nell’Unione Europea. Fatto salvo il principio che il pubblico non rinuncerà mai alla dimensione sociale, e anche in progetti come questo vedo rivalutata ed esaltata la funzione regolatoria del pubblico.
Parma si è sempre caratterizzata per mettere al centro la persona, in sé e nelle sue proiezioni di relazione, la famiglia e la comunità, cosa che riscontro anche in questo progetto. E ciò si realizza quando un’Amministrazione pensa a tutte le persone e in qualunque stadio della loro vita. Questa forte cultura dell’integrazione è frutto di valori di riferimento molto solidi e fa sì che Parma sia diventata un esempio di buone pratiche”.

Sindaco di Parma Pietro Vignali
“A più riprese e in diversi momenti il ministro Sacconi si è dimostrato amico della nostra città. Ricordo, tra l’altro, la presentazione a Roma del Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana, libro nato a quattro mani tra Ministero e Comune, e la visita al Giardino dei Sensi, il parco accessibile a tutti realizzato nel Parco Bizzozero. Nella società post moderna sono cambiati i bisogni, quantitativamente e qualitativamente. C’è un aumento della domanda di servizi, di benessere, di integrazione. Non è più sufficiente dare risposte standard e settoriali. Occorrono risposte integrate. Con il Libro verde per il welfare siamo giunti a una strategia integrata e il WCC va esattamente in questa direzione: è un quartiere di moderna concezione, che integra servizi e generazioni. Per questo io credo che il nostro progetto di WCC, che è tra i primi progetti che affronta questo tema in tutta la sua complessità, abbia un grande valore innovativo. L’idea del Welfare Community Center è l’idea di un quartiere a misura di famiglia, immerso nel verde, con spazi comunitari per le relazioni tra le persone, centri di aggregazione per i giovani, con una mobilità dolce e protetta, con asili e servizi vicini e accessibili, con negozi di vicinato e attività imprenditoriali. Il WCC è un esempio di come noi costruiremmo la città se dovessimo partire da zero”.

Assessore al Welfare Lorenzo Lasagna
“Siamo solo all’inizio di un cammino che cambierà la filosofia e la cultura del benessere e dei servizi alla persona in un città, la nostra, che non ha mai avuto paura di innovare, di anticipare i tempi, di bruciare le tappe: penso ad esempio all’accreditamento del servizio domiciliare per gli anziani e alle società a capitale misto pubblico/privato. L’unico obiettivo che conta per noi è il bene comune e la qualità della vita della comunità. Anche il Wcc è un’area interessata da progettualità avanzate e complesse, un equilibrio di funzioni, perché sono finiti i tempi in cui la progettualità delle città poteva avvenire per ambiti slegati: qui si cerca di unire le parti separate e portare tutte le funzioni in un luogo di vita. Oltre al mix di servizi il WCC è caratterizzato da un basso impatto e una alta sostenibilità ambientale ed energetica”.

A margine dell’incontro, il ministro Sacconi ha incontrato una rappresentanza delle Tagesmutter, le “mamme di giorno”, che offrono accoglienza e cura a bambini e ragazzi da 0 a 14 anni di altre famiglie, in genere nella propria casa. Il servizio è stato avviato in forma sperimentale dal Comune di Parma, che ha accreditato i soggetti che lo erogano e ha fornito alle famiglie voucher per accedervi: un’esperienza di sussidiarietà avviata a Parma, con l’Amministrazione comunale che sostiene e favorisce le realtà che danno risposte ai bisogni delle famiglie facendosi garante della qualità degli interventi.