
08/03/2009
h.13.00
Offrire, attraverso il prezioso impegno del Centro Antiviolenza, un’importante opportunità di accoglienza per le donne in difficoltà. Questo è l’obiettivo dell’accordo sottoscritto oggi, domenica 8 marzo, tra il Comune di Parma e il Comitato “Parma col cuore”, già protagonista in questi anni di importanti iniziative nel segno della solidarietà.
L’iniziativa si realizzerà grazie al ricavato della messa in scena dell’Aida, prevista il 25 giugno in piazza del Duomo: l’organizzazione sarà a cura di “Parma col cuore”, che già l’anno scorso, nel periodo estivo, aveva proposto ai parmigiani il Nabucco, nell’ambito di un evento benefico che ottenne un ottimo successo di pubblico.
Le somme raccolte attraverso questo spettacolo saranno impiegate per garantire al Centro Antiviolenza di Parma la possibilità di affittare per tre anni un appartamento che servirà come punto di accoglienza per le donne in difficoltà.
“L’8 marzo – tiene a sottolineare l’Assessore alle Politiche Sociali Lorenzo Lasagna – è un’opportunità di riflessione sui diritti e di promozione di buone pratiche. A partire da questa considerazione, il Comune di Parma vuole dare una risposta concreta ad un problema che allarma e che appare di sempre più urgente rilevanza. Facciamo questo in nome dei valori di solidarietà, accoglienza e rispetto delle differenze che da sempre caratterizzano Parma”.
IL CENTRO ANTIVIOLENZA – L’associazione Centro Antiviolenza di Parma si segnala da tempo per il notevole impegno sul fronte della rivendicazione dei diritti, della lotta contro i pregiudizi e le discriminazioni. L’obiettivo è quello di sciogliere quei nodi che ancora, soprattutto a livello culturale, limitano l’accesso a una piena e autentica parità. L’attività si svolge su diversi fronti, dalle consulenze legali e psicologiche all’ospitalità temporanea nelle case di accoglienza. Questi sono alcuni dati forniti dal Centro sulle donne accolte nel 2008: donne nuove accolte 165, di cui 152 hanno subito violenza; donne ospitate nelle case rifugio: 22; bambine e bambini ospitati nelle case rifugio: 21.