Per gli studenti universitari più contributi per abbonamenti bus e nuovo fondo di garanzia affitti

Più contributi sugli abbonamenti annuali per i mezzi pubblici, con una crescita rilevante degli sconti per gli interurbani, possibilità di rateizzazione degli abbonamenti, istituzione di un “Fondo di garanzia affitti” per consentire la concessione di canoni calmierati sul mercato degli alloggi. Queste le novità più significative scaturite dalle decisioni del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Parma: novità che vogliono andare incontro alle esigenze di studenti e studentesse, cercando di agevolarli il più possibile in due ambiti essenziali del loro percorso come quello dei trasporti e dell’alloggio.

“Si tratta di azioni importanti – spiega il Rettore Paolo Andreiper affiancare sempre più gli studenti e le studentesse, un modo tangibile per esser loro accanto non solo in ambito strettamente accademico ma anche in tutto quello che ruota intorno allo studio. Quella dell’alloggio è una delle questioni cruciali per chi non risiede a Parma e vuole studiare da noi: la creazione di un fondo di garanzia ad hoc è un passo decisivo, perché consente di accedere al mercato degli affitti senza sostenere costi elevati. E la scontistica sugli abbonamenti urbani e interurbani, ulteriormente potenziata sulle tratte interurbane, è un’ulteriore agevolazione, unitamente alla possibilità di rateizzare il pagamento. L’Ateneo in queste iniziative ha deciso di investire e crede molto, proprio per la stessa qualità di vita di studenti e studentesse”.

I contributi per gli abbonamenti ai mezzi pubblici si pongono in continuità con quanto già avviato lo scorso anno. L’iniziativa è dell’Ateneo ed è realizzata con il contributo di Crédit Agricole Italia e in collaborazione con TEP, nell’ottica anche di favorire la mobilità sostenibile.

Il contributo previsto sugli abbonamenti annuali (cioè il risparmio effettivo di studenti e studentesse sulle tariffe normali) è di 35 euro per il titolo urbano e fino a 253 euro per quello interurbano (cioè con origine o destinazione Parma e valido anche in area urbana). Per gli abbonamenti interurbani si arriverà a risparmiare poco meno del 40%.

Per accedere al contributo occorrerà attivare o avere già attivato la propria Student Card Unipr come CartaConto Università di Parma, e utilizzarla per il pagamento.

Studenti e studentesse beneficiari dei contributi potranno rateizzare il pagamento dell’abbonamento e corrisponderlo in due tranches.

L’iniziativa sarà presentata in dettaglio, con tutti i particolari relativi alle procedure da seguire, nelle prossime settimane.

L’istituzione del Fondo di garanzia affitti studenti, deliberata anch’essa dal Cda, va a supporto di chi, pur non avendo avuto accesso ai benefici del diritto allo studio in ragione delle relative graduatorie, si trova ugualmente in condizioni economiche disagiate, ed è volta a consentire la concessione di canoni calmierati sul mercato degli affitti.

Il Fondo di garanzia sarà costituito, in avvio, dalle risorse della quota del 5 per mille e da entrate derivanti da contributi ricevuti da istituzioni private, e sarà via via ulteriormente implementato dai depositi cauzionali che gli stessi studenti e studentesse affittuari verseranno alla stipula del contratto di affitto.

Si tratta di un vero e proprio “patto” che coinvolge Ateneo, studenti e studentesse affittuari, proprietari di immobili: un “patto” che a fronte della garanzia che offre assegna a ciascuno dei soggetti specifici impegni.

Studentesse e studenti che richiederanno di accedere al Fondo saranno collocati in graduatoria sulla base dell’indicatore ISEE (dal più basso al più alto), e gli immobili saranno classificati sulla base di un punteggio complessivo che terrà conto delle loro caratteristiche, della loro posizione e del canone di affitto. L’accesso al Fondo sarà sempre aperto e la graduatoria sarà aggiornata di continuo. In avvio saranno garantiti contratti per 100 posti letto, 80 a Parma e 20 a Piacenza.

Anche questa iniziativa sarà presentata in dettaglio nelle prossime settimane.

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