Valencia: soleggiata e culturalmente alla avanguardia

SMA MODENA
lombatti_mar24

29/06/2012
h.10.00

 

Valencia fu ritratta dai primi viaggiatori europei a partire dal settecento come la ciudad dai mille ponti e campanili, una città di orti, giardini, chiese e conventi. Il suo profilo merlato offriva una città sicura al viaggiatore essendo circondata all’esterno da case coloniche e fattorie che praticavano l’agricoltura con l’acqua dei canali di irrigazione. Il centro storico della città è raggruppato in sei quartieri. Tutti degni di essere visitati da quello prettamente istituzionale di La Seu, proiettata verso Xerea, il perimetro del quartiere ebreo e i sobborghi arabi. Colpiranno la vostra attenzione i quartieri del Carme e di Velluters dagli edifici stretti e angusti, un tempo officine artigianali, che sopravvivono all’inarrestabile incedere del tempo. Zona assolutamente vitale di Valencia quella del Mercat, in cui commercio gotico e mercato modernista si rispecchiano uno nell’altro. Infine la zona del Comune cittadino è situato nello spazioso perimetro di Sant Francesc. Uno dei simboli della città è il Micalet e la torre di Santa Catalina, definita la sorella minore della prima.

Il bus n.5 per visitare comodamente il centro della città

La presenza del Governo valenziano e di altre istituzioni politiche in edifici antichi della Calle Caballeros conferisce una certa fama sociale al centro storico suggestivo da percorrere a piedi o in bicicletta. Per otto secoli la città fu protetta da una muraglia. Se desiderate esiste un autobus speciale, il n. 5, che segue un itinerario circolare attorno ad essa e vi permette di scoprirne il centro storico denominato Ciutat Vella, il cui asse centrale è il Micalet. La robusta muraglia costruita per volontà del re di tiafas Abd al-Aziz resta oggi solo una piccola del muro e il Portale di Valldigna.

Tra le tappe “obbligate”

Una passeggiata nella centrale Plaza de la Reina e la chiesa di Santa Catalina del Micalet. Quindi recatevi alla storica Cioccolateria di Santa Catalina per assaporare orzata con “fartons” e cioccolata con frittelle. Successivamente recatevi alla piazza del Mercato, da sempre caratterizzata da un’incredibile attività commerciale, un tempo dotata di bancarelle di legno coperte da grandi teli, su cui erano posizionati in bella mostra i prodotti agricoli locali, poi, all’inizio del secolo scorso, venne costruito un enorme mercato in stile modernista, il Mercado Central, realizzato dagli architetti Francisco Guardia e Alejandro Soler tra il 1910 e il 1928, un omaggio all’euforia sociale dell’epoca in cui Valencia crebbe a dismisura in superficie e popolazione. Oggigiorno più di 1.000 venditori forniscono bancarelle di carne, pesce, verdura e frutta alla popolazione che schiamazzante vi si reca dalla mattina fino al primo pomeriggio.

Curiosità

Valencia possiede la maggior quantità di opere di epoca modernista di Spagna. Qui la sua borghesia e la classe politica locale di inizio novecento sostennero le applicazioni e architettoniche proposte da questo movimento artistico caratterizzato dai seguenti aspetti peculiari: barocchismo, policromia, culto per le figure geometriche, esuberanza stilistica. All’inizio i canoni del modernismo furono applicati nella realizzazione di grandi opere pubbliche, nella pianificazione urbana e residenziale. In un secondo momento venne applicato anche alla pittura e alla scultura. Esiste un vero percorso da compiere all’interno della “Valencia Modernista” per scoprire importanti opere di questa corrente artistica: Mercato Centrale, alcuni importanti edifici della piazza del Comune, alcune abitazioni dell’Ensanche, il Mercato di Colon con mosaici e ornamenti di pietra, Casa Ortega al numero 9 della Gran Vìa, Casa Ferrer nella Calle Cirilo Amoros, 29, Casa de los Dragones nella Calle Jorge Juan, 3, Estacion del Nord, stazione ferroviaria che è servita da 500 treni giornalieri e fa muovere oltre 90.000 persone quotidianamente, è un edificio realizzato tra 1906 e 1917 seguendo canoni modernisti e uno stile tutto sommato sobrio mittleuropeo.

Valencia in festa un modo per conoscere la città e i suoi abitanti

La festa per il valenzano ha un ruolo molto importante permettere di mostrare agli altri, agli stranieri in visita non quello che si è ma come si vorrebbe essere o quello che si vorrebbe avere. Ci si camuffa per apparire in un certo modo. In questi eventi non manca mai la musica, per cui non mancano mai le bande musicali che mettono pezzi popolari come paso doble e altri ancora. Il valenzano è molto attento al rinnovamento continuo dei propri riti festivi, non solo pagani o se vogliamo più laici, ma anche a vere e proprie feste religiose, in cui vengono esaltati gli aspetti liturgici con una messa in scena teatrale davvero curata nei particolari.

Valencia è un fiume di cultura

Il fiume di cultura è un’espressione coniata appositamente per Valencia in modo da esaltarne un itinerario urbano del tutto incentrato sulla cultura. Il percorso tocca i margini del fiume cittadino. Si inizia questo tour dal punto più lontano della costa, e per l’esattezza gustando un filmato sulle origini della storia moderna della città, all’interno del Museo di Storia di Valencia che sorge dirimpetto al parco di Cabecera. Grande importanza ha per il visitatore che arriva in città l’Instituto Valenciano del Arte Moderno – IVAM, realizzato dagli architetti Gimenez e Salvadores, fu inaugurato nel febbraio del 1989, vanta 7.000 pezzi e 2.000 fotografie, che illustrano l’avanguardia europea del XX secolo. Anche il Museo de Bellas Artes San Pìo V è degno di nota in quanto contenitore eccellente di arte medioevale e moderna, funge da pinacoteca nazionale e consente di scoprire grandi opere su tela dell’epoca gotica del XV secolo, nonché alcuni dei dipinti di artisti come Ribera, Velasquez, Goya, Pinazo, Sorolla Juan de Juanes. Per gli amanti della musica due sono gli edifici di riferimento: il Palau de la Musica sede dell’Orchestra di Valencia e il Palau de les Artes, che mette a disposizione un fitto programma di lirica, balletto e teatro.

Divertimento per i bimbi

Valencia ha a cuore le esigenze dei più piccoli per cui ha recentemente ideato un parco nominato Gulliver, di 296 metri quadrati progettato dall’artista delle Fallas Manolo Martin, che rappresenta il corpo del personaggio del romanzo di Jonathan Swift. I bambini che sembrano vero e propri nanetti si divertono ad arrampicarsi e a scendere dagli scivoli inseriti nel corpo di questo gigante adagiato nel parco.

Recenti aperture

Il Museo dell’Illuminazione e della Modernità – MUVIM costruito da Vazquez Consuegra, inaugurato nel 2001, e il Palau de les Arts Reina Sofìa, opera del noto architetto Santiago Calatrava, inaugurato nel 2005, sono le ultime opere artistiche che hanno arricchito l’ampia offerta culturale di Valencia, città che gode di infrastrutture invidiabili, degne di una città cosmopolita, dinamica ed europea.

Personalità illustre di Valencia: Santiago Calatrava

Calatrava è uno dei figli più noti della città, responsabile del rinnovamento urbano attraverso l’ideazione e realizzazione della Città delle Arti e delle Scienze, in cui l’architetto ha voluto mettere in chiaro le grandi sfide delle città del futuro caratterizzate da scienza, cultura e svago, considerando l’ambiente di appartenenza ricco dell’elemento naturale acqua e della vegetazione. Primo edificio da lui realizzato in città ed inaugurato nel 1998 è l’Hemisferic, quindi il Museo della Scienza Principe Filippo costituito da 42.000 metri quadrati dislocati su cinque piani, poi l’Oceanografic, una vera città sottomarina che ospita 45.000 esemplari animali, in un acquario ad oggi il più grande d’Europa.
 

Valencia e il mare

La città ha riscoperto solo negli ultimi vent’anni il mare. Oggi è possibile scegliere un buon albergo lungo il litorale della città e trovare un suggestivo ristorante. Il nuovo lungomare con appresso i comodi e spaziosi parcheggi, i rinnovati ristoranti tradizionali, l’arrivo della metropolitana e del tram che uniscono il centro della città alle località marinare della periferia sono solo alcune delle migliorie apportate per rilanciare i graziosi paesini marittimi valenziani e integrarli allo stesso tessuto urbano.

Spiaggia cittadina: la Malvarrosa

Luogo luminoso e gradevole, la spiaggia Malvarrosa, un tempo utilizzata come dimora estiva dagli esponenti più ricchi della città che abbandonavano il centro cittadino in cerca di bagni di sole e della brezza serale che dalla zona settentrionale del porto vi giungeva per ritemprarsi dall’eccessiva calura estiva. Questa spiaggia nota appunto come Malvarrosa fa parte dei villaggi marittimi costituiti dai quartieri di Nazaret, Cabanyal, Canyamelar e Malvarrosa.

Tommaso Villani