Valerie Dore, l’eroina degli anni ’80 dai lunghi guanti bianchi e neri

Anni ’80. Per me Valerie Dore, nome d’arte di Monica Stucchi, è stata un’eroina degli anni ’80. Non fu la più acclamata, per certi versi era una seconda o terza fila, ma era la mia preferita… così inquietante con quegli occhi pazzi, così affascinante con quei lunghi guanti bianchi e neri.

Di sicuro fu una delle espressioni più pure del genere Italodisco di quegli anni così colorati, che lei seppe interpretare a tinte un pò dark.

Il suo successo dura pochi anni… dura poco, come tutte le cose belle. Come le rose. Come è giusto che sia.

Sparisce.

Si trasferisce in Madagascar col marito dove collaborò con un gruppo musicale.

Rientrata in Italia si mette a lavorare come investigatrice privata.

Nel 2006 incide un nuovo singolo, che cade nel vuoto, come una meteora.

Dal 2009 Valerie Dore cerca collaborazioni con musicisti ed artisti, per poter rilanciare il suo nuovo lavoro.

Sapessi suonare uno strumento mi candiderei subito per far parte della sua band. Della sua leggenda.

Andrea Marsiletti

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