
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Varsi, hanno concluso un’articolata indagine e denunciato alla Procura di Parma un 64enne italiano, che sulla scorta degli accertamenti e verifiche svolte, è ritenuto il presunto responsabile di una truffa internet.
Secondo la ricostruzione dei fatti, una 24enne residente in provincia, è stata vittima di una sofisticata truffa online mentre cercava di vendere pneumatici attraverso una nota piattaforma di annunci per la vendita di oggetti di seconda mano.
Nel pomeriggio del 29 aprile, la ragazza, è stata contattata telefonicamente da un individuo che si è mostrato interessato all’acquisto precisando però di non poterlI ritirare personalmente poiché residente in un’altra zona. Ha poi aggiunto di avere una convenzione con la società di spedizioni e che avrebbe incaricato un corriere di prelevare la merce.
Dopo aver concordato il prezzo di 500 euro, l’acquirente ha guidato la venditrice attraverso una serie di istruzioni, apparentemente finalizzate a facilitare la transazione di pagamento tramite l’home banking della 24enne.
L’uomo ha convinto la donna che le operazioni da lui indicate avrebbero permesso di ricevere il pagamento come un “giroconto postale”.
Purtroppo, una volta terminata la chiamata e controllato il proprio conto corrente, la venditrice si è resa conto di essere stata ingannata. Invece di ricevere un pagamento, aveva involontariamente effettuato un bonifico di 500 euro sul conto bancario indicato dal presunto acquirente.
Resasi conto del raggiro, la vittima ha cercato di ricontattare l’uomo, che inizialmente si è scusato, attribuendo l’accaduto a un “errore” e promettendo di restituire la somma. Tuttavia, da quel momento in poi, l’uomo ha smesso di rispondere alle successive chiamate.
La 24enne, nei giorni successivi, si è rivolta ai Carabinieri di Varsi dove ha sporto denuncia, fornendo tutti i dettagli della conversazione e le informazioni relative al conto bancario del finto acquirente.
I militari, una volta acquisite le informazioni necessarie, hanno avviato immediate indagini telematiche e finanziarie. Grazie a queste attività investigative, sono riusciti a risalire all’identità del presunto truffatore, identificandolo in un 64enne italiano, residente fuori regione e con un curriculum criminale già segnato da diverse denunce per reati analoghi.
L’uomo, infatti, è risultato essere l’intestatario sia dell’IBAN su cui sono confluiti i proventi illeciti del pagamento, sia dell’utenza telefonica utilizzata per la contrattazione della merce in vendita.
Al termine degli accertamenti e delle verifiche svolte, e una volta acquisiti i necessari riscontri probatori per il 64enne è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
È obbligo rilevare che l’odierna indagata è allo stato, solamente indiziata di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
L’Arma dei Carabinieri, nella sua costante opera di sensibilizzazione, sul sito istituzionale www.carabinieri.it, mette a disposizione dei cittadini alcuni consigli utili e propedeutici per non cadere nella rete dei truffatori – i contenuti sono fruibili al link: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe
Comando Provinciale Carabinieri di Parma