“Vendere il territorio è un reato”

SMA MODENA
lodi1

30/12/2011
h.17.30

Ogni aspetto della vita di Parma è ambiente: salute, trasporti, edilizia, agricoltura, rifiuti e qualità della vita. La vita dei cittadini di Parma non è merce. Solo l’uomo non vive a rifiuti zero. Consumiamo e buttiamo tutto, Terra compresa. Ma tutto questo non è più possibile.
Parma deve svegliarsi. La nostra terra è da sempre legata all’agricoltura e al territorio inteso come patrimonio ambientale. L’ambiente non è di nostra proprietà, non è un derivato o un bond. L’ambiente siamo noi ed è l’unica eredità che lasceremo ai nostri figli. L’ambiente non è denaro contante.
Vendere il territorio, ad esempio, è un reato ambientale, politico, economico. Il territorio non può essere utilizzato per coltivare mais per impianti a biomasse o per costruire centri commerciali alieni alla nostra tradizione di piccole realtà artigianali. Non è questo il progresso. Dobbiamo quindi acquisire consapevolezza e iniziare a pensare in modo differente.
Ecco allora alcune delle iniziative che a Parma il Movimento 5 Stelle propone e che si possono adottare per incominciare ad affrontare con metodo la crisi ambientale, energetica, politica, economica finanziaria e morale che attanaglia anche la nostra amata città:
1. Blocco del consumo del territorio di Parma. Si punta il compasso su Piazza Garibaldi e si disegna un cerchio con raggio di 2-3 km. Dentro si può solo ristrutturare il patrimonio edilizio esistente pubblico e privato, anche tramite incentivi, con interventi riqualificazione strutturale, impiantistica ed energetica.
2. Ogni permesso di costruire deve essere corredato di allegati energetici che vadano oltre la normativa di riferimento per raggiungere gli standard di consumo previsti dalla Provincia di Bolzano.
3. Aumentare il verde urbano per migliorare i microclimi urbani, migliorare l’alimentazione delle falde idriche riducendo la cementificazione dei suoli, migliorare l’assorbimento di CO2.
4. Calcolo obbligatorio dell’impronta ecologica di ogni intervento edilizio; le emissioni di anidride carbonica devono essere compensate con la piantumazione di alberi autoctoni.
5. Valutazione obbligatoria di impatto ambientale per qualsiasi intervento ma con procedure burocratiche semplici, trasparenti e veloci.
6. Uso nell’edilizia di materiali locali e defiscalizzazione per il riutilizzo di materiali provenienti dalle demolizioni.
7. Recupero delle acque piovane e doppi impianti idrici sanitari (per acque potabili e non potabili).
8. Stop ai parcheggi in città e incentivare i bus navetta tra i parcheggi scambiatori e le varie zone cittadine; divieto totale di sosta nelle strade dei centri storici a eccezione dei residenti e potenziamento delle corse dei mezzi pubblici.

Fabrizio Savani
Associazione Parma in MoVimento
MoVimento 5 Stelle (beppegrillo.it)