
Grande attesa in città per l’arrivo della consigliera regionale Roberta Morì la quale e’ stata relatrice della legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dal l’identità di genere. La sua presenza chiarirà molte cose circa l’iter della legge e tutto ciò che ne deriva a seguito dell’approvazione .
La Mori, reggiana precisamente di Castelnuovo Sotto, sarà presente l’8 novembre alle ore 17.30 presso l’ex Palazzo della Provincia di Piazzale della Pace in un incontro aperto a tutta la cittadinanza ed in particolare modo a chi ha tanto atteso la suddetta normativa. L’invito le e’ stato rivolto dall’Assessora comunale alle Pari opportunità Nicoletta Paci da sempre sostenitrice di tali tematiche e che nel Comune di Parma ha promosso ogni atto contro le discriminazioni e le violenze di genere. La legge, la numero 15 del 2019, e’ stata approvata a seguito di una no-stop di 39 ore presso l’aula del Consiglio Regionale di Bologna. Erano stati presentati ben 1787 emendamenti, in particolare modo dai consiglieri di Fratelli d’Italia e per tal motivo la discussione sulla legge e’ durata tanto, battendo il precedente record di un’altra maratona che c’era stata 20 anni fa sulla legge per il diritto allo studio.
La legge e’ stata approvata con il SI del PD, dei CinqueStelle di Sinistra Italiana e del Gruppo Misto, fondamentale e’ stato il sostegno che i consiglieri di sinistra hanno ricevuto da tutte le associazioni LGBT bolognesi che hanno organizzato piccole pause caffè e una spaghettata ” antifascista” servita direttamente nell’assemblea legislativa regionale . Al di la’ della lunga maratona per l’approvazione anche l’iter storico di tale legge era stato lunghissimo ed era partito nel 2014 durante la fine dell’ultimo mandato del Presidente Vasco Errani.
Il testo approvato la scorsa estate, contrasta la violenza contro le persone gay, trans, lesbiche, bisessuali, queer, intersessuali e sostiene le associazioni impegnate nel contrastare questi fenomeni dando anche un aiuto a chi ne diventa vittima. Però, per raggiungere un accordo e soprattutto trovare un equilibrio all’interno del PD, e’ stato necessario introdurre un emendamento sull’utero in affitto, voluto dalla parte cattolica del partito di Zingaretti.
Così nel testo pertanto si legge :
“La regione non concede contributi ad associazioni che nello svolgimento delle proprie attività realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità “.
Comunque sia, finalmente anche l’Emilia Romagna, con colpevole, ingiustificato e assurdo ritardo si e’ dotata di una legge contro l’omobitransfobia e venerdì 8 tutte le associazioni LGBT parmigiane avranno il piacere ad incontrare la battagliera Roberta Mori.
Raffaele Crispo- Elvis Ronzoni