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26/07/2010
h.12.10
A volte ci viene il dubbio che Parma debba essere inserita nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Si, perché è innegabile che la nostra sia una bella città, ma il fatto che si stia trasformando interamente in una zona pedonale o a traffico limitato fa venire il dubbio che viviamo, senza essercene ancora accorti, nel più grande e architettonicamente importante centro storico mondiale: almeno se raffrontiamo la percentuale di territorio cittadino interdetto alla circolazione (o comunque di difficoltosissima fruibilità) dei mezzi dotati di motore a scoppio rispetto al totale.
Prima la chiusura (per molti incomprensibile) del lungo Parma, importantissimo asse di comunicazione Nord-Sud per la nostra città (come ricordato anche dal programma del nostro amato Sindaco che intendeva anche potenziarlo mediante una metropolitana leggera), poi quella di via Verdi, poi l’estrosità con cui sono stati istituiti alcuni sensi unici di marcia (per esempio via Pasini), poi la proposta di pedonalizzare via Bixio (giusto per aiutare a chiudere quei pochi negozi ancora aperti), poi tutta una scelta di soluzioni (se vogliamo chiamarle così) quantomeno discutibili, fino a giungere ad oggi in cui il Comune ha piazzato i varchi elettronici.
A chi servono se non al Comune per fare cassa?
In tempo di crisi economica l’unico soggetto che riesce a incrementare gli introiti è la nostra cara, anche economicamente, amministrazione.
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma della Lega Nord