
04/11/2010
Almeno una volta nella vita, un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca per essere, alla sua morte, accettato in cielo. In Francia, un anziano marocchino sente che a breve dovrà fare questo viaggio, e chiede al giovane figlio di accompagnarlo in automobile per cinquemila kilometri. Fra loro c’è una grande distanza.
La cultura diversa, la religione (il figlio, nato in Francia, non è musulmano), l’età, sono i muri che si frappongono nella costruzione di un dialogo e di una condivisione. Il viaggio sarà lungo e difficile, con molti ostacoli da superare, e l’arrivo alla Mecca costringerà padre e figlio a parlarsi.
Road movie a due attraverso paesi occidenatali e mediorientali, il film di Farroukhi non riesce ad approfondire totalmente i personaggi, lasciando movimentare la storia agli eventi che accadono durante il percorso (il cellulare buttato nel cestino, la donna che sale in automobile in Croazia, Mustafà amico ladro a Istanbul). Confrontato con Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, parente stretto per le tematiche trattate, Le Grand Voyage è meno poetico e manca del guizzo interpretativo di un uomo chiamato Omar Sharif.
(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione)
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