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28/11/2010
h.22.00
La nuova palestra di Vicofertile, realizzata all’interno del complesso scolastico “Padre Lino Maupas”, è stata intitolata a Carlo Alberto Moisè, uno dei maggiori atleti della storia sportiva locale del secondo dopoguerra. Alla memoria di questo pallavolista, appassionato anche di atletica leggera, viene dunque intitolata una struttura all’avanguardia, realizzata utilizzando materiali selezionati per creare un ambiente di gioco confortevole per i più piccoli, ma anche studiato per consentire agli atleti di esprimere al meglio le proprie potenzialità.
La palestra
La palestra ha una superficie di 730 metri quadrati, con le pareti e il soffitto rivestiti di materiale fonoassorbente per ridurre al minimo il riverbero acustico, mentre il pavimento è in legno. Le dimensioni della struttura consentono l’installazione, se necessario, di una piccola tribuna spettatori a tre livelli di seduta. Nel nuovo fabbricato trova inoltre posto un ambulatorio medico al piano terra e quattro spogliatoi per consentire una rapida successione delle squadre in campo durante i tornei. La palestra può ospitare manifestazioni di basket, pallavolo e calcio a cinque
La biografia
Carlo Alberto Moisè è stato uno dei più importanti campioni della storia sportiva ducale del secondo dopoguerra, distinguendosi ad alti livelli sia nella pallavolo, sia in varie discipline di atletica leggera.
Era nato a Massa Carrara il 1° giugno 1937, ma l’atmosfera parmigiana lo formò fin dalla giovanissima età. A Parma frequentò le scuole elementari alla “Fra’ Salimbene”, dove la sua grande passione sportiva trovò i primi fondamentali stimoli. Grazie agli insegnamenti di un altro protagonista della scena sportiva parmigiana dell’epoca, Ilario Toniolo (che fu arbitro internazionale di volley), Moisè ebbe modo di muovere i primi passi nell’affascinate mondo della pallavolo.
Un altro grande maestro dello sport parmigiano, il professor Renzo Del Chicca, incontrato da Moisè nel prosieguo della sua carriera scolastica, intravide nelle potenzialità atletiche del giovane la possibilità di formare un futuro campione.
L’esordio ai massimi livelli pallavolistici giunse per Moisè molto presto: a soli quindici anni indossò la casacca di serie A della squadra dei “Ferrovieri”, e due anni dopo fece il suo esordio in nazionale, in un incontro disputato a Reggio Emilia contro la Jugoslavia.
Nel frattempo, nel giovane Carlo Alberto maturò anche un forte interesse per l’atletica, che lo portò a distinguersi nelle specialità del salto in alto, del lancio del disco e del peso. Il fatto di esser riuscito a spaziare con ottimi risultati in discipline così differenti fra loro, che esigono di volta in volta una maggiore attitudine per la potenza pura oppure per il dinamismo atletico più raffinato, la dice lunga sulle poliedriche doti sportive di Moisè.
Nel salto in alto raggiunse il limite personale di 1 metro e 95 centimetri, ma in molti sostenevano che avrebbe potuto superare abbondantemente la barriera dei 2 metri, se avesse dedicato esclusivamente a questa disciplina tutto il proprio impegno di atleta.
Il consuntivo della carriera sportiva di Moisè è un lungo elenco di traguardi prestigiosi: nella pallavolo, partecipazione a due campionati del mondo, a due europei, a due coppe Europa, ai Giochi del Mediterraneo e a due Universiadi; 72 presenze in nazionale A, 16 in quella universitaria e 2 nella juniores; nell’atletica, fu campione emiliano di salto in alto.
Nel 1962 Moisè si laureò in geologia, trascorrendo successivamente anche diversi anni in Africa per impegni dettati dalla sua professione. Sempre per esigenze lavorative si trasferì in seguito a Mestre dove morì prematuramente il 19 novembre 1991.
Le dichiarazioni
“Carlo Alberto Moisè è stato un gigante dello sport a Parma, e quindi è doveroso ricordarlo. Voi ragazzi ogni tanto leggete la targa di intitolazione davanti alla palestra, e chiedete ai vostri allenatori di raccontarvi la storia dello sport”, spiega l’assessore allo Sport, Roberto Ghiretti. “Praticare sport significa imparare a stare insieme agli altri”, aggiunge l’assessore.
“Lo sport trasmette valori importanti per il vivere civile, come il rispetto delle regole e lo spirito di squadra, utile a contrastare un individualismo sfrenato. Quando si creano strutture importanti come questa palestra è doveroso intitolarle a persone che hanno tenuto alto il nome della nostra città”, afferma Fabio Fecci, assessore alla Toponomastica.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale per questa intitolazione che rende omaggio alla mia famiglia”, dice Alessandro Moisè, nipote di Carlo Alberto.