Voce dai manicomi: Diamanda Galas

SMA MODENA
lombatti_mar24

24/05/2011
h.14.30

Dark Daily, musica, costume e moda a tinte scure e gotiche.

Diamanda Galás (San Diego, 29 agosto 1955) è una musicista, cantante e pianista statunitense, di origine greca.
Appartiene ad un ambito molto particolare della ricerca vocale contemporanea e della performance art.
L’inizio della sua carriera avviene nei manicomi in cui la Galás viene chiamata ad esibirsi dal Living Theatre intorno alla metà degli anni ’70. La collaborazione dura poco a causa del suo scarso interesse nel fare la terapeuta. Inizia a pubblicare dischi estremi per sola voce ed elettronica, dove la freddezza dei filtri e degli effetti bilancia la profonda sofferenza espressa dalla voce.
Dopo la morte del fratello, il poeta Philip-Dimitri Galás per AIDS il suo interesse diventa quello di indagare le piaghe che colpiscono l’umanità. Concepisce la trilogia Masque of the Red Death (1989), Plague Mass (1990), profana messa per un’umanità condannata, e Vena Cava (1992), ritratto dell’isolamento e della crescente disperazione di un individuo sieropositivo.
Negli ultimi anni alterna una produzione di cover blues (riletture di standard per piano e voce) a progetti compositivi più complessi come l’ultimo Defixiones Will and Testament, che tratta del genocidio delle popolazioni armene, greche ed elleniche da parte dei Turchi, durante la prima guerra mondiale, raccogliendo testi e ispirazioni musicali disparate. L’elettronica cede il passo al pianoforte.

Andrea Marsiletti