Walter Madoi rinasce a Sesta

SMA MODENA
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12/08/2010
h.14.50

Hanno ritrovato tutta la loro espressività i volti di amici, conoscenti o personaggi famosi che Walter Madoi ha dipinto sui muri delle case di Sesta Inferiore. Otto dipinti, fra i trentuno affreschi realizzati in origine dall’artista tra il 1960 e ‘70 , che tornano a brillare nella piccola frazione del cornigliese, sull’Appennino Parmense.
Il 16 agosto proprio a Sesta ci sarà una grande festa per celebrare Madoi e le sue opere e insieme raccontare il progetto di restauro realizzato dal Parco regionale dei Cento Laghi grazie al sostegno di Fondazione Cariparma. Un intervento per il futuro di quel luogo e si inserisce nelle iniziative promosse in anni recenti, mirate alla valorizzazione di quella che è a tutti gli effetti una vera e propria unicità nel panorama paesaggistico italiano.
Lo hanno sottolineato oggi in Provincia, in un incontro svoltosi al Parma Point, Giuseppe Romanini, assessore provinciale alla Cultura, Claudio Moretti, presidente del Parco Cento laghi, Antonio Costantino, consigliere di Fondazione Cariparma, e Ermanno Mazza, presidente del Comitato “Sesta Madoi”.
“Quella di Sesta è un’opera unica che ha bisogno di essere mantenuta nel suo valore originale. L’impegno del Parco e la conferma della presenza rassicurante di Fondazione Cariparma hanno garantito una restituzione importante che va verso quel museo all’aperto che si intende realizzare” – ha detto Romanini presentando l’evento del 16 agosto promosso in occasione della fine dei restauri. L’intervento sui dipinti è stato svolto da Alessandro Madoi, restauratore e nipote dell’artista, segnalato dalla Fondazione Isabella e Walter Madoi, per la sua sensibilità nei confronti del grande pittore e della sua opera.
“ Se il nostro Appennino ha una caratteristica che lo accomuna è l’unicità, non esiste un luogo uguale all’altro. Sesta è unica perché così l’ha resa Madoi con i suoi ritratti, una unicità che ha bisogno di essere messa in evidenza e valorizzata e il percorso realizzato va in questa direzione” – ha osservato Moretti ringraziando per l’opera svolta il suo predecessore Agostino Maggiali al quale si deve, ha detto, “la felice intuizione che ha permesso di arrivare fin qui”.
Dal 2006 ad oggi sono infatti diverse le azioni promosse dal Parco regionale dei Cento Laghi in collaborazione con la Provincia di Parma: dalle mostre all’allestimento del percorso “Madoi- Museo all’aperto”, all’acquisizione di un fabbricato per realizzarvi un centro di documentazione, al nuovo progetto di illuminazione del borgo e delle opere, per concludere con un nuovo percorso ad anello, fuori dal paese. Proprio l’allestimento del museo all’aperto ha reso ancora più necessario anche un intervento di tipo strutturale e conservativo delle opere, per far sì che conservazione e valorizzazione procedessero in parallelo. In questo contesto si è inserito il progetto degli interventi di restauro degli affreschi, al quale ha contribuito con 25mila euro Fondazione Cariparma.
“Sesta è una delle più belle frazioni che abbiamo, un patrimonio che merita di essere conservato e recuperato. L’augurio è che, anche grazie ad interventi come questo, l’Appennino possa tornare a vivere e ad essere frequentato come una volta” – ha detto Costantino.
“L’opera di Madoi lotta contro il tempo e gli eventi che anche nell’inverno hanno duramente colpito il ciclo della crocefissione all’interno della Chiesa. Per questo non possiamo che ringraziare chi ci ha dato una mano e siamo felici di quello che è stato realizzato fino ad ora” – ha ricordato Mazza.
La festa del 16 agosto si aprirà alle 11 con la Messa e processione tra le strade del paese, celebrata da Don Rosolo Tarasconi, parroco di quel periodo e il maggior alleato di Walter Madoi a Sesta Inferiore.
L’ inaugurazione dei restauri sarà alle 16.30 con un momento ufficiale di presentazione dell’intervento da parte dei protagonisti. A seguire una visita guidata alle opere restaurate, la presentazione dei nuovi progetti del Parco per Sesta e un rinfresco per i partecipanti, organizzato dal Comitato “Sesta-Madoi”.
Alla sera nelle aie del paese ci sarà il concerto dei fisarmonicisti Corrado Medioli e Luigi Abbati, organizzato da Nando Donnini.

Madoi a Sesta Inferiore
Gli affreschi di Walter Madoi vengono realizzati tra il 1960 e ’70 e vanno dall’immenso ciclo della Crocifissione che si trova all’interno della Chiesa ai dipinti sugli esterni delle abitazioni: trentuno dipinti, per lo più ritratti, raffiguranti persone del luogo, amici dell’artista, personalità del panorama culturale, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo.
Quando arriva a Sesta, Madoi trova una società fortemente permeata dal lavoro e dai valori di vita contadini, con i quali l’artista si confronta e si rapporta. Questo fattore rende la sua opera importante non solo dal punto di vista culturale, ma anche da quello sociale e segna la storia di questo piccolo paese.
La figura e l’opera di Walter Madoi sono state oggetto, nel corso del tempo, di percezioni diverse e di una fortuna critica alterna e ciò ha determinato conseguenze importanti sulla conservazione dei dipinti realizzati sui muri esterni dei fabbricati.
Il Parco dei Cento Laghi ha iniziato a occuparsi dell’opera di Madoi a Sesta Inferiore a partire dal 2006; a quella data alcuni dei dipinti esterni non erano più leggibili, a causa di diversi fattori (dall’esposizione agli agenti atmosferici alla scarsa sensibilità dei proprietari delle abitazioni), altri parzialmente mal conservati, altri ancora presenti e abbastanza leggibili. I dipinti rimasti presentavano notevoli problematiche materiali di fondo per il loro stato e la loro conservazione futura, condizione che portava con sé l’urgenza di un intervento.

Il restauro
Gli interventi di restauro, realizzati anche grazie al contributo di 25mila euro della Fondazione Cariparma, sono stati definiti dal Parco in stretta collaborazione con la famiglia dell’artista e la Fondazione Isabella e Walter Madoi, e con la Soprintendenza per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza. Il lavoro si è concentrato nello specifico su otto dei dipinti realizzati da Walter Madoi sui muri esterni dei fabbricati, scegliendo quelli maggiormente significativi e in adeguato stato di conservazione. Il restauro vero e proprio è stato preceduto da un’indagine chimica e diagnostica dei materiali utilizzati dall’artista, propedeutica alla redazione del progetto.
I restauri sono stati affidati al restauratore Alessandro Madoi, nipote dell’artista segnalato dalla Fondazione Isabella e Walter Madoi, per la sua sensibilità nei confronti dell’artista e della sua opera. Gli interventi si sono conclusi a luglio e verranno inaugurati il 16 agosto 2010: data scelta perché in quel giorno si celebra il patrono di Sesta Inferiore, San Rocco