Zanichelli e Albiero (M5S): “Cesari invoca la Cispadana, ma la soluzione è un’altra”

Davide Zanichelli

Alcuni giorni fa il sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari si è chiesto se il completamento della Cispadana autostradale e del relativo ponte a Coenzo interessano davvero a qualcuno oltre che al presidente della Regione Stefano Bonaccini (leggi).

“A dire il vero dell’opera, nelle stanze della politica, si continua a parlare e anche ad agire. Nella Legge di bilancio, infatti, il ministro Giovannini ha addirittura stanziato 200 milioni proprio per la Cispadana autostradale, mentre è notizia di fine ottobre l’approvazione dell’emendamento con cui Raffaella Paita (Iv) ha determinato il prolungamento di un anno la concessione dell’A22 all’Autobrennero. E siccome è Autobrennero a gestire la realizzazione della Cispadana, non è difficile vedere in questa mossa l’intento di favorire ulteriormente le condizioni per poter realizzare più facilmente l’opera autostradale tra Reggiolo e Ferrara”, commentano il deputato emiliano del M5S Davide Zanichelli e il consigliere di Sorbolo Mezzani Jonathan Albiero, sempre del M5S.

“Questi ad oggi sono i fatti. Detto ciò però dobbiamo dire che la politica dovrebbe porsi di fronte ai cittadini con il massimo della trasparenza e della chiarezza e spiegare perché a distanza di anni siamo ancora qui a parlare della realizzazione di opere, come il collegamento mancante e relativo ponte nuovo sull’Enza tra Coenzo e Brescello e l’ampliamento della sp 72 verso il casello autostradale di Parma, che risolverebbero tanti problemi in un territorio che va spesso in sofferenza a causa di una viabilità non più adeguata.”

“Innanzitutto, ci sono i costi: ben 1,5 miliardi previsti per la realizzazione dell’autostrada, che però sono facilmente destinati a non bastare ancora, soprattutto considerando il rincaro delle materie prime e l’inflazione che si registrano ora e proseguiranno nel prossimo futuro.

“Il fatto di insistere continuando ad optare per l’Autostrada Regionale Cispadana tra Reggiolo e Ferrara, e quindi continuando ad aspettare Godot, in tutti questi anni ha bloccato la realizzazione di opere adduttive importantissime per il territorio come quelle sopra citate e volute da tutta la politica”, sottolineano Zanichelli e Albiero. “Eppure, l’esperienza avrebbe già dovuto insegnare che la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture esistenti sono priorità non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche dal lato economico. Invece di spendere tanti soldi pubblici per opere che tardano magari decenni, non sarebbe meglio fare investimenti partendo dall’esistente evitando quanto successo, per esempio, a Colorno nel 2017 o al ponte Lenzino, nel piacentino, lo scorso anno? E perché quindi non si scorpora, come invano il M5S ha chiesto da anni per procedere rapidamente, il completamento della strada tra Brescello e Coenzo dal progetto faraonico tuttora bloccato della Cispadana? Ribaltando la domanda del sindaco Cesari, siamo noi a chiederci: è solo al M5S che interessa risolvere gli annosi problemi della zona tra Brescello, Lentigione, Sorbolo e Coenzo puntando sulla soluzione più economica, ambientalmente sostenibile e soprattutto rapida?”.

 

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