
Replica dell’assessore Ferretti alle dichiarazioni del capogruppo Dall’Olio sul bilancio di previsione 2015: “Stando alle “clamorose dichiarazioni” del consigliere Nicola Dall’Olio, i 20 milioni di euro tagliati dallo Stato al nostro Comune non esisterebbero, tutta finzione. Quindi è finzione anche il Decreto Enti Locali licenziato da poco dal Governo, che restituisce ai Comuni solo una piccola parte dei fondi a loro tagliati durante il 2015. Come no, non esistono nemmeno i circa 550 milioni di debito del Comune di Parma, e anzi, a vederla come Dall’Olio ma in una visuale più ampia, nessun Comune quest’anno ha mai subito tagli, tutti versano in ottime condizioni e i debiti non esistono. Un mondo spensierato e felice.
Ecco, si può rimanere nel Paese delle Meraviglie politiche del consigliere, oppure calarsi nella realtà, semplicemente raccontando come stanno le cose. Senza però fare “terrorismo” politico, un termine tanto assurdo quanto inopportuno, ma ridando speranza alla città, con un pacchetto di nuovi e importanti investimenti dal valore di 48 milioni di euro, con uno sgravio sulle tasse e con un mantenimento dei servizi al cittadino.
Veniamo al merito. Ci accusano di arrivare ultimi nell’approvazione del bilancio 2015: rispondo che non è una gara, ma c’è un termine di legge, fissato per il 30 luglio, e noi lo rispetteremo.
Mi limito a far notare che se il bilancio non si è chiuso prima, ciò è dovuto esclusivamente al Governo Renzi, che a tutt’oggi non ci ha dato certezze sulle risorse assegnate ai Comuni e ad oggi, non ha ancora dato conversione al Decreto Enti Locali.
Dicono che non è vero che mancano 20 milioni e si parla anzi di 8,5 milioni in meno: facile ricordare ciò che ho sempre detto, cioè che a ottobre 2014 mancavano esattamente 20 milioni per l’anno 2015; se il famoso decreto verrà convertito in legge ne arriveranno 8,2, quindi per il Comune di Parma si parla con certezza di 11,8 milioni in meno. Ne abbiamo preso atto e ci abbiamo fatto fronte, purtroppo non con la bacchetta dei prestigiatori, ma con razionalizzazioni mirate sul funzionamento della macchina comunale, che hanno prodotto un risparmio di 8 milioni di euro, senza tagliare i servizi. Come abbiamo fatto? Se Dall’Olio e gli altri consiglieri avessero risposto ai miei inviti glielo avrei spiegato volentieri, e resto sempre a loro disposizione. A differenza di chi ci ha preceduto, abbiamo utilizzato 2 milioni di oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, ma lo abbiamo fatto per non tagliare i servizi ai cittadini, e contiamo di ripristinarli con il ricavato delle vendite immobiliari.
Si dice poi che spendiamo più dell’anno scorso: è falso. Basta leggere la mia relazione al bilancio (pagina 4) per scoprire che nell’assestato 2014 figurano 227 milioni di spesa, mentre nel “progetto di bilancio 2015” siamo a 219 milioni (8 milioni in meno, a meno che, per qualcuno, la matematica sia un’opinione).
Quanto agli investimenti rimando alla relazione dell’assessore Michele Alinovi, ricordando però che non si tratta di fondi privati, ma in gran parte di risorse comunali o del “Gruppo Parma”, comunque sempre di opere pubbliche su beni pubblici, ad esclusivo vantaggio dei cittadini, e 48 milioni non sono poca cosa.
Chiudo con due precisazioni: la prima è che il Comune non può produrre “utili”, ma solo bilanci in pareggio dando servizi alla collettività; la seconda che i “6 milioni di regalo dall’allentamento del patto di stabilità” citati da Dall’Olio sono semplicemente una bufala, in quanto, i trasferimenti di 8,2 del fondo IMU TASI, se da un lato ci consentiranno di non ridurre i servizi, dall’altro peggioreranno il patto di stabilità. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”.