Le Università di Parma e di Trento unite per lo sport

L’Università di Parma aggiunge un altro tassello alle attività per promuovere lo sport universitario. Nei giorni scorsi al Campus Scienze e Tecnologie, ricco di impianti sportivi, ha avuto luogo la visita di una delegazione dell’Università di Trento che aveva manifestato in precedenza grande interesse per le iniziative dell’Ateneo di Parma.

L’Università di Parma era rappresentata da Maria Cristina Ossiprandi, Pro Rettrice alla Didattica e servizi agli studenti, da Nelson Marmiroli, Presidente del Comitato per lo Sport e Delegato del Rettore per lo sport, da Prisco Mirandola, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute, da Giacomo Cafaro, delegato CSU-Centro Sociale Universitario, e da Luigi Passerini, Segretario Generale del CUS-Centro Universitario Sportivo Parma, tutti testimoni degli sforzi che l’Ateneo sta facendo per dare agli studenti e ai dipendenti nuove opportunità per la pratica sportiva e il tempo libero attivo.

Facevano parte della delegazione dell’Università di Trento i responsabili dell’Ufficio Sport Elisabetta Nones, Francesco Scannicchio e Floriana Cova, coordinati dal Presidente della Commissione Sport e Delegato del Rettore per lo sport Paolo Bouquet.

L’incontro è iniziato con una visita al Palazzo Centrale dell’Ateneo, dove la delegazione è stata ricevuta dal Pro Rettore Vicario Giovanni Franceschini. Al Centro Sant’Elisabetta l’incontro è proseguito per analizzare in termini operativi gli aspetti formali e sostanziali dei Regolamenti per il riconoscimento delle attività sportive ai fini della carriera universitaria e per la carriera degli atleti di rango (la cosiddetta dual career). Da diversi anni gli studenti iscritti all’Università di Parma possono infatti praticare sport a livello dilettantistico o professionistico ottenendo crediti formativi validi per la carriera degli studi. Questo è il risultato di un lungo percorso di consapevolezza secondo cui l’attività sportiva non è un ostacolo alla formazione accademica ma anzi può essere il coronamento della formazione complessiva dello studente.

Gli ospiti dell’Università di Trento hanno potuto fare domande sul percorso seguito a Parma e sulle difficoltà incontrate, e su come sono state superate. Inoltre hanno potuto ascoltare direttamente le storie di successo degli atleti e studenti universitari del CUS Parma delle Sezioni di Atletica e di Basket, ricevendo nel contempo dalla dott.ssa Maria De Renzi, titolare di una borsa di studio, tutte le informazioni su come l’Università di Parma si stia orientando verso una nuova politica della pratica sportiva per studenti e dipendenti.

Nei giorni scorsi all’Open Day dedicato alle future matricole, che si è tenuto nel Palazzo Centrale, è stato riservato un ampio rilievo alle opportunità, per adesso quasi uniche nel contesto italiano, che il nuovo regolamento per i crediti sportivi offre agli studenti. I video relativi alle presentazioni tenute all’Open Day sono disponibili sul canale YouTube dell’Ateneo.

L’Università di Parma guarda al modello anglosassone e degli Stati Uniti, per ciò che riguarda la valorizzazione della pratica sportiva negli Atenei come elemento indispensabile alla salute del corpo e della mente. I progetti che saranno messi in campo vanno tutti nella direzione di uno sport che diventa elemento anche di formazione correlata all’acquisizione di quelle abilità “accessorie” ma fondamentali per la carriera pre- e post-accademica dello studente, o “soft skills”. L’incontro con l’Università di Trento consentirà, come auspicato da Maria Cristina Ossiprandi e Nelson Marmiroli, di aprire nuove prospettive per gli studenti dei due Atenei e di dar vita ad un polo virtuoso di innovazione che sia di ispirazione per le altre Università.

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