15 luglio 1953: John Reginald Christie viene giustiziato

Il 15 luglio 1953 John Reginald Christie viene giustiziato.

John Reginald Halliday Christie (Illingworth, 8 aprile 1899 – Prigione di Pentonville, Londra, 15 luglio 1953) è stato un serial killer britannico, autore di omicidi di numerose donne (incluse la moglie e una bambina) nel suo appartamento situato a Londra nel quartiere di Notting Hill al numero civico 10 di Rillington Place tra il 1943 ed il 1953.

Christie traslocò da Rillington Place durante il marzo del 1953, e presto furono scoperti i cadaveri di tre delle sue vittime nascosti in una nicchia in cucina. Il corpo della moglie fu rinvenuto sotto le assi del pavimento della camera antistante. Christie venne arrestato ed incriminato per l’omicidio della moglie, per il quale venne condannato a morte ed impiccato.

John Reginald Christie nacque a Illingworth vicino Halifax. Mentre combatteva nella prima guerra mondiale come soldato semplice, rimase ferito dai gas, che, secondo quanto da lui affermato, lo resero momentaneamente cieco e muto oltre a renderlo incapace di parlare ad alta voce in maniera permanente. Si diede al crimine poco tempo dopo aver lasciato l’esercito e venne condannato per svariati reati, tra i quali furto ed aggressione.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1939 entrò nel corpo di polizia ausiliaria londinese, nonostante avesse la fedina penale sporca. Commise i suoi omicidi tra il 1943 e il 1953, di solito strangolando le sue vittime dopo averle stordite con il gas; violentando alcune di esse mentre erano prive di sensi.

Due delle vittime di Christie furono Beryl Evans e la figlioletta Geraldine, che insieme al marito di Beryl, Timothy, erano inquilini di Rillington Place durante il 1948 e 1949. Questo caso sollevò parecchie polemiche quando Timothy Evans venne incriminato per entrambi i delitti, condannato per essi ed impiccato nel 1950.

Christie fu uno dei testimoni principali dell’accusa al processo, ma quando i suoi stessi crimini furono scoperti tre anni dopo, sorsero seri dubbi sulla fondatezza della sua testimonianza e sulla condanna di Evans. Christie stesso ammise in seguito di aver ucciso Beryl Evans per violentarla, ma non la piccola Geraldine.

Nel corso di un’indagine ufficiale svoltasi nel 1965–66 atta a riesaminare il caso, il magistrato Sir Daniel Brabin concluse che fosse “molto probabile” che Evans avesse ucciso la moglie, ma non la figlia Geraldine. La scoperta, portò all’assoluzione postuma di Evans per l’omicidio della figlia nell’ottobre 1966. Il caso contribuì alla soppressione della pena di morte in Gran Bretagna nel 1965. La vicenda di Christie ed Evans è stata trasposta sullo schermo nel film del 1971 L’assassino di Rillington Place n. 10.

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