12 novembre 1969: viene scoperto il massacro di My Lai

SMA MODENA
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Il giornalista Seymour Hersh scopriva nel novembre 1969 un massacro di civili vietnamiti compiuto dall’esercito americano nel villaggio di My Lai, che le autorità militari avevano tentato in tutti i modi di tenere nascosto.

Oggetto di continui attacchi da parte di vietcong nella zona ed incapaci di snidare il nemico, reparti dell’esercito durante un operazione di rastrellamento avevano distrutto per ritorsione il villaggio di My Lai, dove erano state trovato alcune armi e munizioni nascoste dai vietcong.

Durante i tragici fatti, avvenuti il 16 marzo 1968, 330 persone, quasi tutte donne, bambini ed anziani, erano state passate per le armi per ordine del comandante delle truppe, tenente William Calley.

L’allora maggiore Colin Powell, destinato successivamente a diventare capo di stato maggiore dell’esercito e figura di spicco dell’amministrazione Bush, fu incaricato delle indagini, ma lasciò cadere le denunce di diversi soldati, affermando che le prove raccolte indicavano che i rapporti con la locale popolazione vietnamita erano da sempre stati soddisfacenti.

Fu solo grazie all’impegno di Seymour Hersh, che si riuscì ad ottenere esplicite fotografie dei cadaveri, grazie alle quali la notizia poté essere corroborata, resa pubblica ed i responsabili identificati. Calley fu condannato all’ergastolo, ma l’allora Presidente Nixon ridusse la sua sentenza commutandola poi in alcuni anni che Calley trascorse agli arresti domiciliari.

Alessandro Guardamagna