13 ottobre 1917: avviene il miracolo del sole a Fatima

SMA MODENA
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Il 13 ottobre 1917 a Fatima, presso la Cova da Iria, alcune migliaia di persone, radunatesi in seguito alle apparizioni mariane, assistono ad un fenomeno che, poi, verrà chiamato “miracolo del sole”.

A tre pastorelli, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), sarebbe apparsa la Madonna il 13 maggio 1917, mentre si trovavano a Cova da Iria. Le apparizioni mariane si sarebbero ripetute, e i bambini riferirono che la Madonna aveva promesso loro un evento prodigioso in occasione dell’ultima apparizione del 13 ottobre 1917, a riprova della veridicità dei loro racconti.

Il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, attirate anche dalla rilevanza che la stampa portoghese aveva dato al fenomeno, si riunirono nella Cova. Nonostante la pioggia battente, che aveva reso la Cova un campo fangoso, la folla fu stimata tra 30.000 e 100.000 persone. Erano presenti anche alcuni giornalisti, tra i quali Avelino de Almeida, redattore capo di O Século, un quotidiano locale di Lisbona, il quale scrisse un articolo il 15 ottobre, sulla prima pagina del suo giornale.

Il 13 ottobre 1930, col documento A Divina Providência, il vescovo di Leiria José Alves Correia da Silva dichiarò “degne di credito le visioni dei fanciulli nella Cova da Iria”, autorizzando ufficialmente il culto della Madonna di Fatima col titolo di Nossa Senhora de Fátima. Questo ha portato quindi anche al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica della “natura soprannaturale del miracolo del sole”.

La fonte più citata, fra quelle che raccontano l’evento, è data dagli scritti di John De Marchi, un prete italiano cattolico che passò 7 anni a Fatima, dal 1943 al 1950, facendo ricerche ed interviste, che culminarono nel libro The Immaculate Heart. New York, Farrar, pubblicato nel 1952.

Secondo De Marchi, la prima testimonianza di Avelino de Almeida ebbe all’epoca una vasta risonanza, poiché il quotidiano O Século, di orientamento filo-governativo, positivista e anticlericale, era il più venduto in Portogallo all’epoca dei fatti, e lo stesso Avelino de Almeida aveva ridicolizzato in precedenti articoli gli eventi di Fatima[10].

Sempre secondo De Marchi, le persone radunate alla Cova dichiararono di aver trovato alla fine dell'”apparizione” i vestiti, precedentemente inzuppati dalla pioggia, completamente asciutti.

Alcuni autori contemporanei hanno proposto ipotesi naturali per spiegare l’accaduto. Secondo Kevin McClure, contrariamente a quanto riportato da De Marchi, vi è una notevole disparità nei resoconti dei testimoni: ad esempio, il movimento è descritto da taluni come a zig-zag e da altri come rotatorio; il colore è alternativamente rosso-giallo-porpora o grigio-blu. Inoltre, sempre secondo McClure, solo meno della metà delle persone coinvolte avrebbe visto il sole danzare e roteare nel cielo, staccarsi da esso, come per cadere sulla terra, e tornare su al suo posto.

Nel 1989 Stuart Campbell affronta, con un articolo nel Journal of Meteorology, l’ipotesi di presenza di polvere nella stratosfera; il fenomeno è descritto anche da Paul Simons in un articolo sul Times del 2005.

Nel 1993 Joe Nickell, collaboratore del CSICOP (associazione omologa all’italiana CICAP), studia la possibile presenza di un fenomeno noto come parelio: per motivi di rifrazione ottica, in determinate condizioni atmosferiche, il disco solare può apparire affiancato a circa 22 gradi da una o due immagini speculari. Il fenomeno è però statico e non contemplerebbe movimenti del disco solare. Secondo Joe Nickell, una temporanea distorsione dell’immagine sulla retina, causata dalla prolungata esposizione alla luce solare, può comunque provocare l’illusione di un movimento.

Il Professore Auguste Meessen dell’Istituto di Fisica dell’Università Cattolica di Lovanio ha affermato che le presunte osservazioni furono probabilmente effetti ottici causati da una lunga osservazione diretta ad occhio nudo del sole. Meessen sostiene che gli effetti sulla retina prodotti anche da brevi periodi passati a fissare il sole possono dar luogo ad effetti “danzanti”. Similmente, Meessen sostiene che i cambiamenti di colore a cui assistettero i testimoni furono causati per la maggior parte dalla rottura delle cellule fotosensitive della retina. Meessen osserva inoltre che “miracoli del sole” sono stati riportati in numerosi luoghi dove masse di pellegrini sono state incoraggiata a guardare il sole. Egli cita a le apparizioni segnalate a Heroldsbach, Germania (1949) come un esempio, dove gli stessi identici fenomeni ottici già riportati a Fatima furono segnalati da più di 10.000 persone.

Inoltre, nonostante tutte le varie testimonianze, va detto che non tutti i testimoni videro il sole “danzare”. Alcune persone videro solamente una variazioni di colori. Altre, inclusi alcuni credenti, non videro assolutamente nulla. Non esistono resoconti di alcuna inusuale attività solare o astronomica nel periodo di tempo in cui il sole fu segnalato come “danzante” e tantomeno esistono testimonianze di inusuali fenomeni solari al di fuori di Cova da Iria.

Alcuni autori hanno tentato di collegare l’evento con altre descrizioni analoghe di fenomeni paranormali non collegati al cattolicesimo. La statunitense studiosa di religioni Lisa J. Schwebel ha confrontato l’evento con altre esperienze religiose collettive, culminanti con improvvise e misteriose apparizioni di luce nel cielo.

Non mancano le versioni che accettano l’esistenza di un fenomeno soprannaturale, ma lo inquadrano in un contesto diverso da quello cattolico; ad esempio, l’avventista J. D. Johnson attribuisce il fenomeno a Satana invece che a Dio.

Il fenomeno è stato interpretato anche in chiave ufologica. Il parapsicologo statunitense Scott Rogo (1950-1990) ipotizza la presenza di un oggetto volante non identificato di origine extraterrestre, scambiato erroneamente per il Sole. Un’interpretazione analoga è stata avanzata anche dall’astronomo e ufologo francese Jacques Vallée. AncheRoberto Pinotti e Corrado Malanga hanno proposto un’interpretazione in chiave ufologica dell’evento in un loro testo (I fenomeni BVM).

Tra i racconti di persone che sostengono di aver visto fenomeni di questo tipo, uno si sarebbe svolto a Motta di Livenza nel 1510, un altro a Kibeho in Ruanda, il 31 maggio2003, sul quale però sembra che lo stesso vescovo di Gikongoro abbia espresso delle riserve, un altro ancora sarebbe avvenuto a Medjugorje, per il quale esistono dei filmati realizzati dal Movimento Gospa (una spiegazione scientifica del fenomeno è stata proposta da Marco Corvaglia, autore del libro “Medjugorje: è tutto falso”), inoltre si sarebbe verificato un fenomeno analogo a Mammanelli (Avola).

Papa Pio XII riferì di aver assistito allo stesso fenomeno il 30 ottobre 1950, tre giorni prima della proclamazione solenne del dogma dell’Assunzione di Maria. Il Papa dichiarò di aver interpretato il “segno” come una sorta di “approvazione” del gesto che stava per compiere.