
Il 20 febbraio 1909 Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro il Manifesto del futurismo.
Il Manifesto del Futurismo apparve in anteprima sul Gazzetta dell’Emilia di Bologna, in data 5 febbraio 1909.
Con il titolo Manifesto iniziale del Futurismo fu pubblicato in francese sulla prima pagina del quotidiano Le Figaro di Parigi il 20 febbraio1909.
Era stato prima pubblicato in Italia all’inizio di febbraio 1909 da diversi quotidiani:
- dalla Gazzetta dell’Emilia di Bologna il 5 febbraio,
- da Il Pungolo, di Napoli il 6 febbraio,
- dalla Gazzetta di Mantova l’8 febbraio
- dall’Arena di Verona, il 9 febbraio 1909, alle pagine 1 e 2,
- da Il Piccolo di Trieste il 10 febbraio,
- da Il Giorno di Roma il 16 febbraio,
- rivista settimanale di Napoli Tavola rotonda il 14 febbraio.
Quando il testo fu pubblicato sul quotidiano parigino Le Figaro, il Manifesto raggiunse però una fama internazionale. Nacque come reazione alla cultura borghese dell’Ottocento, compreso il decadentismo dannunziano. “Parole in libertà” dovevano sostituire la retorica tradizionale.
Il futurismo è stato un movimento artistico e culturale italiano del XX secolo. Ebbe influenza su movimenti artistici che si svilupparono in altri Paesi, in particolare in Russia, Francia, Stati Uniti e Asia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l’architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione ufficiale del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti.