22° di serie A (di Gianni Bandiera)

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L’Inter batte un colpo.

Nel posticipo della serie A vince in uno scontro acceso contro la Lazio reduce da sei viittorie di fila. Un secco tre a uno che la issa al comando del campionato. Quella giocata nel freddo San Soiro di ieri potrebbe esere una partita chiave per la lotta al vertice. L’Inter potrebbe sfruttare il combinato disposto di non avere nessuna distrazione europea e una rosa molto competitiva per un solo torneo.

Di contro la variabile impazzita potrebbe essere la questione societaria: se Conte e la dirigenza riuscissero a convogliare le energie negative e farne una molla il gruppo potrebbe fare il salto di qualità. Conte ormai ha definito la sua formazione base. Si è tornato al vecchio schema della formazione titolare intorno alla quale gravitano due-tre pedine. Una rosa ridotta che solo l’Inter può permettersi dato che le altre sono impegnate nelle coppe e devono forzare la rosa e allargare il novero dei titolari.

Esempio eclatante di una squadra che deve allargarsi la Juventus che scende a Napoli con una formazione che contempla Bernardeschi nel ruolo di interno dopo un’ora sostituito dallo spremuto McKennie. Con la sconfitta, immeritata, allo stadio Maradona la formazione bianconera se non abdica alla lotta al titolo lo deve sia alla sconfitta del Milan che alla speranza che in alto aumentino gli stop and go.

Per tenere accesa la fiammella della speranza i mini cicli di tre-quattro vittorie e una sconfitta devono essere sostituiti da un ciclo di vittorie più duraturo pena un campionato a ridosso delle prime e con il rischio di non agguantare i primi quattro posti vitali, quel piazzamento in Champions indispensabili per proseguire gli investimenti.

Che le partite vadano giocate tutte con lo spirito giusto lo prova il Milan che perde malamente e meritatamente a Spezia. La squadra ligure, appena acquisita da un gruppo americano, corona il suo campionato battendo i milanisti sulla corsa e, udite udite, sulla qualità con il falso nueve Agudelo in grande spolvero.

Domenica pomeriggio Inter e Milan si sfideranno in un derby che non si immaginava con un significato che va oltre la sfida cittadina. Peccato che il Covid abbia messo fuori gioco il pubblico altrimenti la festa della città meneghina sarebbe stata perfetta.

Torna al terzo posto la Roma che batte l’Udinese in una gara controllata sin dalle prime battute.

Infine, per chiudere il tema delle sette grandi l’Atalanta che sbanca la Sardegna arena quando stava per scoccare il gong.

La classifica in alto vede l’Inter capolista a 50 punti, il Milan a 49, Roma 43, Juventus 42 e Atalanta, Lazio e Napoli a 40. Juventus e Napoli devono ancora recuperare il loro match.

In coda si fa drammatica la situazione del Crotone che perde contro il Sassuolo in casa mentre il Parma penultimo giocherà stasera a Verona. Dovrà provare a portare a casa i tre punti perchè le altre – Spezia, Genoa e Benevento – hanno messo un buon margine di sicurezza e da ora in poi ogni partita è una sorta di finale.

In attesa del prossimo turno di campionato domani tornano le coppe europee che vedranno impegnate la Juve a Porto in Champions mentre il Milan gioca a Zagabria giovedì sera contro la gloriosa Stella Rossa in Europa League.

Gianni Bandiera

 

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