
Il 3 gennaio del 1883 truppe inglesi invasero le Isole Falkland, su cui venne dichiarata la sovranità britannica, e occuparono anche le isole della Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali.
Le isole, il cui nome in spagnolo è Islas Malvinas, si trovavano al largo della coste sud orientali dell’Argentina, e venivano considerate dal governo di Buenos Aires parte del proprio territorio nazionale. Novantanove anni più tardi, nella primavera del 1982, la junta militare di Leopoldo Galtieri inviò un contingente dell’esercito ad occuparle, contando sul fatto che il governo Thatcher, alle prese con le conseguenze della crisi economica del decennio precedente e con i problemi in Irlanda del Nord, non avrebbe rischiato una guerra per due piccolissime isole di 12 kilometri quadrati nel mezzo dell’Atlantico.
Tuttavia la reazione del governo Inglese si rivelò inaspettata. Fu preparata una task force composta da 127 navi fra le quali portaerei, portaelicotteri e sottomarini nucleari ed inviata alla volta dell’Atlantico meridionale. Tre brigate di commando sbarcarono alle Falkland poche settimane più tardi ed ebbero infine ragione della guarnigione argentina di 11.000 uomini, che si arrese dopo essere rimasta senza rifornimenti.
Attualmente le Falkland hanno una popolazione di poco meno di 3.000 abitanti, la maggior parte dei quali di origine britannica, e un governo autonomo che dipende da Londra per questioni di difesa territoriale ed affari esteri.
Alessandro Guardamagna