
Il 3 marzo 1955 Elvis appare in televisione per la prima volta.
Elvis Aaron Presley (Tupelo, 8 gennaio 1935 – Memphis, 16 agosto 1977) è stato un cantante, attore e musicista statunitense.
È stato uno dei più celebri cantanti di tutti i tempi, fonte di ispirazione per molti musicisti e interpreti di rock and roll e rockabilly, tanto da meritarsi l’appellativo de il Re del Rock and Roll o più semplicemente The King (il Re in lingua italiana). La sua presenza scenica e la particolare mimica con cui accompagnava le sue esibizioni, ha esercitato una notevole influenza sulla cultura statunitense e mondiale.
In particolare, i caratteristici movimenti oscillatori e rotatori del bacino, oltre che destare scandalo tra i benpensanti dell’epoca, poiché ai loro occhi essi richiamavano le movenze tipiche dell’amplesso, gli procurarono l’altro particolare appellativo, ossia “Elvis The Pelvis” (Elvis il bacino), anche se egli stesso non amava molto questo soprannome, come più volte ammise durante le rare interviste che concesse durante i primi anni della sua carriera artistica.
Musicalmente, l’attività che ha svolto nel corso di in un arco temporale comprendente più di un ventennio ed è stata poliedrica e multiforme, poiché la sua notevole produzione discografica, la sua intensa attività concertistica e i suoi molteplici interessi hanno spaziato da quel particolare genere musicale definito rock and roll (ossia la forma di espressione musicale della quale, complice il periodo storico durante il quale egli iniziò la sua attività canora, è solitamente considerato uno dei principali artefici e l’idolo indiscusso) ai generi rhythm and blues, country and western, gospel, spiritual, traditional, melodico e pop, quest’ultimo inteso nel senso più ampio del termine.
In Italia fu fonte di ispirazione per cantanti quali Adriano Celentano, Little Tony e Bobby Solo, in Francia per Johnny Hallyday e in Inghilterra per Billy Fury. La sua figura, nell’universo dell’immaginario collettivo, ha oltrepassato nettamente il confine che divide un fenomeno di natura prettamente musicale da un fenomeno tipico della cultura pop, diventandone una vera e propria icona.
Il suo decesso avvenne in circostanze mai completamente chiarite il 16 agosto del 1977 e a partire da quella data si è ulteriormente intensificato un fenomeno già largamente in auge quando era ancora in vita, facendo in modo che Presley divenisse un vero e proprio oggetto di culto e di venerazione per molti dei suoi fan.
Eccetto sei concerti svoltisi in Canada verso la fine degli anni cinquanta, non si esibì mai al di fuori dei confini degli Stati Uniti, e nel corso della sua carriera ha visto le sue canzoni approdare più volte nella Top Chart della rivista Billboard, punto di riferimento per le vendite nel mercato discografico statunitense. Sul mercato britannico, Presley piazzò 21 singoli in vetta alle classifiche di vendita, a volte con permanenze di 80 settimane al primo posto. I suoi dischi a 45 giri rimasero in classifica per 1.277 settimane, mentre i long playing contenenti i brani da lui incisi stazionarono ininterrottamente nella Top 10 dal novembre del 1958 al luglio del 1964.
In 24 anni di carriera ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo e conquistando il record di dischi venduti da un solo cantante, record peraltro condiviso con i Beatles e Michael Jackson.