Dal successo e il lusso al carcere e la droga: l’imprenditore Matteo Cambi si racconta

Una vita fra alti e bassi, dalle feste in Sardegna con Flavio Briatore a Lele Mora al carcere, dal lusso alla dipendenza dalla cocaina.

Ospite della settima puntata di “Quasi Parmigiani su RadiorEvolution, l’imprenditore Matteo Cambi, che racconta la sua movimentata vita. Cambi conosce fin da giovane cosa siano sfarzo e notorietà: a soli 24 anni, infatti, è uno dei giovani più famosi d’Italia. Il suo marchio Guru ha subito un gran successo, cosa che gli permette subito di entrare a far parte della cerchia dei personaggi più noti e di ritrovarsi così giovane con una grande quantità di soldi. Nel 2005 vive uno dei momenti di massimo successo, quando Guru diventa addirittura sponsor Renault. Poi, però, un periodo buio: il fallimento della società e la bancarotta, il carcere e una dipendenza dalla cocaina.

Un inizio precoce, appunto: “Bisogna dire che io sono nato nel mondo dell’abbigliamento, la mia famiglia ha sempre fatto questo mestiere, così come pure le precedenti generazioni. Non vedevo l’ora di poter esprimere le mie idee”. Un marchio subito sponsorizzato da personaggi famosi e grandi calciatori, come Paolo Maldini, Fabio Cannavaro e Christian Vieri. “A quel tempo erano i più famosi e conosciuti, calciatori da prime pagine. Non erano sotto contratto con noi, ma avevano piacere ad indossare il nostro marchio, perché aveva dei contenuti che 15 anni fa era difficile trovare in altri marchi. Il prodotto piaceva molto e loro trovavano divertente il fatto di comunicare attraverso le t-shirt. Andai ad uno showroom a Milano in cui c’era Maldini e gli regalai delle maglie che poi iniziò a mettere”. Da quel momento un successo sempre più grande, che lo porta a stringere amicizie con personaggi importanti e a frequentare i posti più “in voga”.

“La Sardegna era un posto stupendo e a quel tempo raccoglieva tutta la gente più dinamica e conosciuta. Ho trovato in quel luogo un ambiente in cui costruire delle operazioni di marketing e conoscere persone che potevano sposare il mio progetto.” Fra i più noti, sicuramente Flavio Briatore, con cui Cambi ha stretto un’amicizia lunga e “di successo”, come la definisce lui stesso. “Briatore mi ha portato ad essere sponsor della Renault per tre anni, due dei quali da campione del mondo con Alonso alla guida. Ciò mi permise di aprire al mercato spagnolo e di fare con Guru 35 milioni di euro in Spagna. Era una persona molto attenta ai suoi interessi e ai suoi business, un tipo tosto e non sicuramente per tutti”.

Come nella più classica delle storie da film, però, inizia un periodo negativo. Iniziano a susseguirsi una serie di eventi spiacevoli che fanno letteralmente crollare tutto l’impero che Cambi aveva costruito e dei cui frutti ha goduto per molti anni. “Il mio tracollo e quello di Guru hanno avuto un percorso simile. Nel 2006 ci furono le prime flessioni nei bilanci dell’azienda e iniziò anche la mia dipendenza dalla cocaina. All’inizio la droga fu un divertimento, volevo provare così come fa un ragazzino con la prima sigaretta. Avevo un rigetto totale, poi all’improvviso è diventata una compagna di vita che si svegliava con me ed era la prima cosa che facevo la mattina”. Cambi racconta anche delle amicizie, in particolar modo quelle finite con il periodo buio e il baratro: “Molti amici durano soltanto per ‘il circo’ e poi non si fanno più sentire. Oggi me ne sono fatto una ragione e non mi interessa nemmeno più quel tipo di amicizie. Io non sarò più interessante per loro ma allo stesso tempo loro non sono più interessanti per me”. Poi racconta del periodo peggiore in assoluto: “Quando stai per passare da un week-end a Forte dei Marmi al carcere realizzi che hai perso davvero tutto. Gli 80 giorni di carcere nel 2008 hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita”.

Poi, la luce in fondo al tunnel. Inizia una lenta rinascita: la disintossicazione in carcere, il volontariato nell’Assistenza pubblica di Parma e la nuova occupazione alla Guru (nel frattempo divenuta di proprietà indiana) come consigliere per la comunicazione e la relazione con la stampa italiana ed estera. “La vita per fortuna ti da sempre delle risorse per ricominciare, e con la voglia di reagire alle disgrazie ricostruisci il tuo futuro, hai voglia di riscatto, di rimetterti in piedi.”

Daniele Gippetto


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