Anche l’Emilia Romagna ha una legge contro l’omotransfobia: le associazioni LGBT di Parma esultano

Dopo 51 ore di discussioni animate e sfiaccanti, la legge regionale contro le discriminazioni di genere e orientamento sessuale è passata anche nella nostra regione (leggi).

Dopo anni di impegno anche da parte di associazioni LGBT parmigiane come l’Ottavo Colore e di amministratori coerenti e illuminati come l’assessore alle pari opportunità Nicoletta Paci, si è riusciti a far approvare una legge che in tante altre regioni italiane è già in vigore.

Con 33 voti favorevoli e 10 contrari, grazie anche al sostegno di tanti volontari di associazioni di omosessuali emiliani, che per due notti e due giorni hanno presidiato l’aula del consiglio regionale, si è riusciti a far approvare una legge tanto atteso.

Il cammino è stato lungo e accidentato anche grazie ai numerosi emendamenti presentati, ben 1780, presentati da vari partiti di centro destra tra cui Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Ci sono volute ben 7159 votazioni, per poter far passare tale legge e una militanza a dir poco stoica, che ha in sè atti di eroismo, vedendo tanti volontari armati di caffè e panini resistere alle lungaggini delle votazioni.

Cosi, dopo tanto ostruzionismo, nel cuore della notte, alle 3:33 di sabato 27 luglio la legge è passata ed è scoppiata la festa a Bologna e in tutti i capoluoghi emiliani, tra cui Parma, dove associazioni come l’Ottavo Colore hanno salutato l’approvazione come un momento da non dimenticare e un giorno da incorniciare.

I voti favorevoli sono giunti da PD, sinistra italiana e Movimento 5 stelle, creando così una coalizione trasversale rispetto a quella presente in governò. Molto si deve alla combattiva Roberta Mori che sempre ci ha creduto e che tanto si è data da fare.

L’Ottavo Colore ricorderà questo momento come un duro colpo alla dilagante cultura dell’odio e come l’occasione per raccogliere e far convergere tante energie positive.

Raffaele Crispo

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