Fumata bianca per l’Arquati

SMA MODENA

14/12/2009
16.30

La vicenda Arquati, dopo un’intensa attività portata avanti dalle parti sociali e dal Tavolo istituzionale, composto da Provincia e Comune di Sala Baganza, azienda e Unione Parmense degli Industriali, sindacati (Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil) e Rsu, è arrivata finalmente a un esito positivo.
Undici incontri del Tavolo, con avvio nello scorso luglio, hanno seguito passo passo la complessa vicenda cercando di attivare ogni leva utile a una positiva soluzione.
Nel corso dell’assemblea dei lavoratori dello scorso venerdì è stato reso noto al personale l’esito della trattativa tra le parti: per 49 dei 74 lavoratori è sicura la riconferma del posto di lavoro, agli altri 25 sono state date precise garanzie economiche, per rendere meno oneroso il reinserimento nel mondo del lavoro.
Una nuova società creata ad hoc sarà titolare non solo della forza lavoro ma anche dei cespiti produttivi nonché delle attività di progettazione e commercializzazione, in modo da garantire al massimo il collegamento tra forza lavoro e produzione e il radicamento territoriale dell’azienda.
Dispiace veramente per i 25 lavoratori che non potranno essere ricollocati in azienda ma, per la complessità della situazione aziendale e le criticità che erano emerse negli ultimi incontri, non possiamo che cogliere con grande soddisfazione un risultato che salva unità produttiva, marchio e forza lavoro, confidando che possa rimanere sul territorio di Sala Baganza, come era sempre stato nei nostri auspici fin dall’inizio dei lavori del Tavolo – ha dichiarato il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi -. Colgo anzi l’occasione per ringraziare veramente tutte le parti in gioco, ognuna delle quali ha agito con il massimo senso di responsabilità e con atteggiamento cooperativo”.
L’assessore provinciale alla Formazione e Politiche del lavoro, Manuela Amoretti ha ricordato gli strumenti che la Provincia può mettere a disposizione, nell’ambito più ampio degli interventi previsti dai pacchetti “anticrisi” sia regionale che provinciale, e l’importanza di stare al fianco di questi 25 lavoratori per costruire con ciascuno di loro, in modo personalizzato, un percorso utile al reinserimento nel mercato del lavoro: interventi di riqualificazione professionale, di formazione, di orientamento e di incontro domanda-offerta, con la possibilità aggiuntiva, per i casi più complessi, di ricorrere a una società esterna di outplacement in rete con i Servizi provinciali per l’impiego.
E’ significativa l’offerta di strumenti che la Provincia, unitamente alla Regione, può mettere in campo in questa nuova fase della vita aziendale – ha sottolineato il vicepresidente Pier Luigi Ferrari -. Mi unisco alla soddisfazione espressa dal Tavolo e voglio ricordare tutte le tappe di questo percorso iniziato a fine luglio con il grido di allarme del sindacato. Ogni parte al Tavolo, nel rispetto dei reciproci ruoli, ha guardato con grande senso di responsabilità prima di tutto al dato occupazionale, oltre che al mantenimento dell’integrità aziendale sul territorio.
Oggi esprimiamo ottimismo per un accordo dal quale si può partire per guardare con più fiducia al futuro e a un nuovo rilancio dell’azienda, e diamo fin da ora la massima disponibilità a supportare con ogni strumento in nostro possesso i lavoratori che non rientreranno nel piano di reinserimento previsto dall’accordo”.