
Ad Afrin l’esercito turco non solo sta uccidendo centinaia di civili e distruggendo una intera città, ma sta annientando una esperienza delle più avanzate di democrazia partecipata, confederale, multietnica e multiconfessionale.
L’Amministrazione autonoma di Afrin ha lanciato un appello in cui chiede che “le organizzazioni internazionali condannino questi barbari attacchi” e che si provveda ad aiutare le decine di migliaia di profughi che abbandonano la città. Tra questi “ci sono bambini, anziani, feriti senza cibo né acqua”.
L’imbarazzante silenzio delle nostre Istituzioni sulle responsabilità della Turchia, nostro alleato NATO, ci riempie di sdegno. La situazione in Rojava pone seri problemi morali e non solo diplomatici e politici. L’indifferenza di fronte a queste atrocità, infatti, mette in serio pericolo i fondamenti democratici del nostro stesso vivere collettivo. Non è possibile attendere oltre.
Il Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale – Università di Parma
I membri del CUCI firmatari:
Anello Giancarlo
Arfini Filippo
Argiropoulos Dimitris
Arrighetti Alessandro
Balluchi Federica
Bertini Simone
Buschini Annamaria
Casalini Angelo
Donati Michele
Fabbri Paolo
Franzoni Lorella
Gandolfi Gino
Guareschi Marianna
Landini Fabio
Lasagni Andrea
Magagnoli Stefano
Menegatti Mario
Mezzadri Marco
Monacelli Nadia
Mozzoni Isabella
Nonnis Francesco
Odone Anna
Ossiprandi Maria Cristina
Pagliara Alessandro
Painelli Anna
Pellegrino Vincenza
Sarli Leopoldo
Sforzi Fabio
Summer Andrea
Tagliavini Giulio
Tchana Bertrand
Vacondio Federica
Valentino Roberto
Veneziani Mario
Vescovi Paolo
Wolleb Guglielmo
Zazzi Michele
Zuliani Valentina