
Le feste natalizie ormai alle porte si celebreranno anche online: a breve i profili social degli italiani – anche dei parmensi – si coloreranno con foto della settimana bianca e dei regali scambiati e scartati davanti al panettone.
Ma attenzione agli sguardi indiscreti…
Come rivela infatti l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, oltre due parmensi su tre (64%) temono che un’eccessiva visibilità sui social network possa esporre la propria casa a un maggior rischio di furti e per questo ritengono che occorra fare un uso accorto e consapevole di queste piattaforme, evitando di condividere, specie pubblicamente, troppe informazioni su di sé.
Proprio le vacanze, tra l’altro, sono indicate dal 32% degli intervistati come uno dei momenti in cui si teme di più che i ladri possano introdursi in casa. Un più consistente 46% dichiara di aver più paura di un’intrusione notturna, mentre si dorme; infine, il 22% teme che avvenga di giorno, indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno in casa o meno.
Subire un furto o una rapina nella propria casa spaventa per diverse ragioni: per il rischio di subire un’aggressione (40%) e per il danno economico derivante da atti vandalici (22%) o dalla perdita di preziosi (18%). Ma a pesare sono anche le conseguenze emotive legate all’evento (16%).
Come difendersi, allora, dalle intrusioni indesiderate? Tra le soluzioni migliori, per il 30% dei parmensi, c’è quella di installare un impianto di allarme o, ancora, per il 20% quella di rafforzare i dispositivi di sicurezza di porte e finestre. Un’altra soluzione, indicata da un altro 20% degli abitanti della provincia, è la stipula di una polizza assicurativa che copra il danno subito.
Tuttavia, il 44% dei parmensi ha dichiarato di non aver adottato nessuna misura di protezione della propria casa nell’ultimo anno, a causa del costo eccessivo.
Talvolta ci si arrangia con deterrenti alternativi, come realizzare allarmi “artigianali” con oggetti messi davanti a porte e finestre che, se spostati, fanno rumore (34%) o lasciare la luce accesa anche di notte o quando si esce per fingere una presenza vigile nel domicilio (30%). E c’è chi, quando è fuori casa, si affida al vicino per controllare la propria abitazione (28%).