
Se Pizzarotti non si ricandida in consiglio comunale significa che da quelle parti c’è più di un problema.
È da pochi giorni che è stato presentato il logo di Effetto Parma con l’inserimento del nome di Pizzarotti e sotto riportato il nome di Guerra Sindaco ma lo stesso Guerra darà vita ad una lista con il suo nome.
Anche i più distratti comprendono che due liste personali che pescano nello stesso bacino elettorale risultano concorrenziali tra loro.
Per Effetto Parma i risultati elettorali del 2017 risultano un miraggio, così come gli eletti. Probabile che Effetto Parma, nata da una scissione dei 5stelle, segua la parabola del movimento fondato da Grillo.
Qualcosa si deve essere rotto.
Dapprima è stato l’ effetto Casa, l’assessore che ha preso le distanze dalla alleanza con il PD, poi la poca voglia di diversi assessori e consiglieri pizzarottiani a candidarsi. Pizzarotti a quel punto ha fatto due conti e ha pensato bene di chiamarsi fuori, o di lato, come lui ha preferito collocarsi. Probabilmente ora è pure pentito di avere messo il suo nome nel simbolo del suo movimento.
Pizzarotti per tenere unito il suo movimento politico aveva una sola strada, quella di presentarsi con un candidato sindaco della sua giunta alle elezioni e farsi giudicare dopo dieci anni di amministrazione.
Bonaccini, imponendo il nome di Guerra, ha dapprima messo la museruola ai suoi del PD, e poi spaccato il civismo di Pizzarotti.

Agli elettori del centrosinistra si presenta un progetto politico attorno a Guerra, nato per battere la destra ma con poche idee per amministrare Parma.
Dario Costi invece ha costruito con le persone che hanno condiviso la sua proposta civica, un progetto amministrativo fatto di idee serie, concrete, realizzabili per rigenerare e, aggiungiamo, rimotivare la passione e l’amore dei parmigiani per la loro città.
Nella proposta di Costi c’è una visione sul futuro di Parma costruita attraverso un lungo percorso partecipato con persone e movimenti che ai compromessi politici decisi a Bologna e ad Arcore, hanno anteposto gli interessi di Parma.
Massimo Pinardi
Segretario provinciale di Azione Parma