
La Commissione Politiche per la salute, consapevole dell’importanza cruciale dei defibrillatori nell’assistenza in situazioni di emergenza dovute a arresti cardiaci improvvisi, ribadisce con una risoluzione promossa dal Partito Democratico, l’invito al Governo e alla Giunta Regionale affinché agiscano prontamente per attuare le disposizioni previste dalla legge n. 116/2021 intitolata “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici.”
«La presenza dei defibrillatori nei luoghi pubblici nella nostra regione ha fatto registrare, nel corso degli anni, diversi interventi salva-vita. Con l’atto approvato si sollecitano il Governo e il Ministero della Salute ad adempiere celermente alle disposizioni previste dalla legge, dando piena attuazione ai principi contenuti – spiega il consigliere Matteo Daffadà – anche con la definizione di un programma pluriennale per promuovere la progressiva diffusione e l’utilizzo dei Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) nei luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto, con particolare attenzione alle scuole, alle università. Inoltre, è essenziale stabilire le modalità di accesso delle amministrazioni pubbliche ai contributi previsti dalla legge e fissare i criteri e le modalità per l’installazione dei DAE e della relativa segnaletica».
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La presenza diffusa di defibrillatori ha dimostrato di essere fondamentale per salvare vite umane in situazioni di emergenza. Tuttavia, nonostante la legge n. 116/2021 abbia stabilito le basi per questa diffusione, la mancanza di decreti attuativi ha impedito fino ad oggi il pieno sviluppo di questa iniziativa.
«La Commissione ritiene che sia essenziale affrontare questo ritardo e chiede alla Giunta Regionale di sollecitare i parlamentari eletti nelle circoscrizioni della Regione Emilia-Romagna a fare pressioni affinché il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri competenti emanino finalmente i decreti previsti dalla legge – prosegue Daffadà – si chiede anche un rapido adempimento delle disposizioni legislative per promuovere ulteriormente le attività salva-vita dei cittadini, migliorando così la sicurezza e il benessere nella regione».
L’importanza di questa iniziativa è sottolineata dai dati che indicano che in Italia ci sono circa 50.000 vittime di arresto cardiaco ogni anno. Un intervento rapido di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione entro i primi 3-5 minuti può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza, fino al 50-70%.
«La nostra regione ha dimostrato un notevole impegno nella diffusione dei defibrillatori come dimostrano i tanti progetti messi in campo- precisa Daffadà – ricordo anche l’istituzione del “Registro Regionale Unico dei Defibrillatori”, l’introduzione dalla App “DAE RespondER” e non dimentichiamo il lavoro che da anni il terzo settore sta facendo sulla divulgazione, sulla conoscenza e sulla formazione rispetto a questi temi così importanti nella vita quotidiana delle persone. Ora però è necessario un ulteriore slancio verso l’attuazione completa della legge».