85.500 alberi piantati: KilometroVerdeParma trasforma la città e la provincia contro il caldo urbano

SMA MODENA
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Una vera e propria foresta urbana sta prendendo forma nel cuore dell’Emilia. In soli cinque anni, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha piantato 85.500 alberi, trasformando circa 85 ettari di terreni incolti o marginali in nuovi boschi, parchi e aree verdi distribuite in 60 progetti tra Parma e la sua provincia. Un’azione concreta e replicabile per contrastare le isole di calore urbane e rendere il territorio più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici.

L’obiettivo è chiaro: mitigare l’aumento delle temperature, migliorare la qualità dell’aria e restituire spazi verdi alla comunità. I risultati sono già visibili: le temperature in alcune aree si sono ridotte sensibilmente, mentre nuove zone alberate stanno nascendo nei quartieri più caldi della città.

Tra gli interventi più significativi spicca il progetto di piazzale Borri, che prevede la piantumazione di 122 alberi e la riqualificazione dell’area attraverso tecniche di desealing (rimozione delle superfici impermeabili) e l’installazione di giochi naturali. Il nuovo Arboreto di Viale du Tillot accoglierà invece 2.000 alberi e arbusti autoctoni su un’area di tre ettari. E ancora, alla Cava di Viarolo, il più ampio intervento di rinaturalizzazione, sono previste 2.400 piante per la riqualificazione di habitat degradati, a favore della biodiversità e dei servizi ecosistemici.

Il progetto ha saputo attirare importanti risorse finanziarie, con 8 progetti sostenuti dalla Fondazione Cariparma (di cui 4 con KilometroVerde come capofila) e 20 cofinanziamenti dalla Regione Emilia-Romagna, a testimonianza della solidità e della capacità di espansione del modello.

Comunità e giovani protagonisti della transizione verde

KilometroVerdeParma non si limita al rimboschimento: punta anche all’educazione ambientale e al coinvolgimento attivo della cittadinanza. In cinque anni, 14.220 studenti di 613 classi hanno preso parte a 1.170 ore di formazione e a 243 uscite didattiche. Il progetto WeTree, sostenuto da aziende del territorio come GEA Procomac, Trancerie Emiliane e Montecchi, ha coinvolto anche oltre 800 volontari aziendali, rafforzando il legame tra impresa, ambiente e territorio.

Un modello nazionale e internazionale

Il modello parmense trova eco anche a livello globale. Un esempio emblematico è Medellín, in Colombia, dove un’azione simile ha portato a una riduzione della temperatura urbana di circa 2°C. Al centro di questa strategia c’è la regola del 3-30-300, proposta dall’ecologo olandese Cecil Konijnendijk van den Bosch: vedere almeno 3 alberi da casa, vivere in quartieri con almeno il 30% di copertura arborea e avere uno spazio verde a non più di 300 metri. Un approccio semplice, ma potente, per migliorare la vivibilità urbana.

Il ruolo della scienza: dati e strategie basate sulla ricerca

La trasformazione verde di Parma è accompagnata da un intenso lavoro scientifico. In collaborazione con l’Orto Botanico e l’Università di Parma, KilometroVerdeParma ha prodotto tre dossier e avviato quattro studi sui servizi ecosistemici, la biodiversità e i corridoi ecologici del territorio. Questo approccio garantisce che ogni intervento sia basato su evidenze scientifiche, rendendo le azioni più efficaci e sostenibili.

Una ricerca coordinata dal CNR-Ibe, con il supporto dell’Ispra, ha confermato l’impatto positivo degli alberi urbani: un aumento del 5% della copertura arborea può ridurre la temperatura media di oltre mezzo grado Celsius. Un dato che sottolinea quanto anche piccole azioni possano produrre cambiamenti significativi.

Verso i 100.000 alberi: un investimento per il futuro

L’obiettivo a breve termine è chiaro: raggiungere i 95.000 alberi entro il 2025 e 100.000 entro il 2026. Ma per il Consorzio KilometroVerdeParma, non si tratta solo di numeri.

«I 95.000 alberi piantati in cinque anni rappresentano molto più di un semplice dato numerico: sono l’emblema di una strategia concreta e condivisa di adattamento alle sfide poste dai cambiamenti ambientali», afferma Loredana Casoria, segretario generale del Consorzio. «Ogni pianta svolge un ruolo essenziale nel ridurre le temperature urbane, migliorare la qualità dell’aria e rafforzare la resilienza delle comunità. Raggiungere l’obiettivo di 100.000 piante entro il 2026 non è solo una sfida numerica, ma un investimento strategico nella salute pubblica e nel futuro sostenibile del territorio parmense».

KilometroVerdeParma, insomma, si conferma un modello di riferimento per tutte le città italiane che vogliono rispondere concretamente all’emergenza climatica. Un esempio di come piantare alberi, oggi, significhi seminare futuro.