Il Comune di Parma, con la collaborazione di Be Charge, ha dato il via alla realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici che prevede 30 stazioni per 60 punti di ricarica, anche Fast Charge a 100 kW. Lo hanno annunciato oggi il Sindaco Federico Pizzarotti e l’Assessore alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma, Tiziana Benassi, che hanno illustrato durante una conferenza stampa telematica come sia stato possibile dotarsi di questa importante e capillare infrastruttura di ricarica in tempi brevi e senza il ricorso a fondi pubblici. Questa rappresenta la prima fase attuativa di un progetto di elettrificazione che vedrà la luce nei prossimi mesi per un totale di 51 nuove stazioni per 102 nuovi punti di ricarica da aggiungersi alle 10 stazioni già funzionanti sul territorio comunale, così come approvato con Delibera di Giunta n.342 del 23/10/2019 a cui è seguito opportuno Bando per manifestazione di interesse pubblico, che ha visto l’aggiudicazione a due operatori economici del settore – Be Charge per 30 stazioni ed Enermia per 21 stazioni. Nessun costo per il Comune di Parma, frutto di un lavoro progettuale e amministrativo che è durato più di 1 anno.
Be Charge parte per primo e installerà entro fine ottobre 2020 n.9 stazioni a ricarica superapida (FAST charge da 50 Kilowatt) e n.21 stazioni a ricarica media (Normal). Le stazioni FAST, che coprono i principali parcheggi scambiatori, ricaricano un’auto media in mezzora mentre le Normal richiedono due/tre ore. Già alcune di queste prime 30 stazioni sono posizionate nelle principali frazioni del territorio comunale (Corcagnano, San Prospero, Baganzola, Vicofertile), a seguire anche le altre minori.
«Siamo orgogliosi di essere uno tra i primi Comuni Emiliani – ha dichiarato Tiziana Benassi, Assessore alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma – a dotarci di una così capillare rete di ricarica per veicoli elettrici. Nella riforma della mobilità che il Comune di Parma sta attuando, l’elettrico ha un ruolo importante. È una valida soluzione per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorando qualità dell’aria e vivibilità. È una valida soluzione per chi si muove in città (i veicoli elettrici hanno accesso al centro storico, anche nelle domeniche ecologiche, possono transitare nelle corsie preferenziali dei bus e non pagano le sosta nelle righe blu) ed è un’opportunità per rendere il nostro territorio una meta più appetibile per il turismo, anche internazionale».
«Il nostro piano di sviluppo– ha commentato Paolo Martini, A.D. di Be Charge – è ambizioso: contiamo di installare circa 30.000 punti di ricarica sull’intero territorio nazionale nei prossimi 3-5 anni che erogheranno energia al 100% proveniente da fonti rinnovabili, per un investimento complessivo superiore ai 150 milioni di euro. Non a caso, abbiamo anche ottenuto un finanziamento di 25 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ma il ruolo dei Comuni resta centrale per consentire tale sviluppo perché soltanto con la collaborazione delle amministrazioni territoriali potremo realizzare l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici necessaria al nostro Paese».
Come dotarsi di una rete di ricarica pubblica – I vantaggi per i Comuni e i cittadini
Dotarsi di una rete di ricarica per veicoli elettrici è per il Comune uno strumento ideale per diventare un polo attrattore per la «comunità elettrica», in costante crescita nel nostro Paese. La realizzazione di una rete di ricarica capillare non richiede alcun ricorso a fondi pubblici in quanto gli investimenti sono effettuati dall’operatore privato partner del Comune, così come i costi operativi. La rete di ricarica diventa un «hub» intorno al quale è possibile sviluppare nuove attività economiche tradizionali e/o innovative (ad es. servizi di car sharing, turismo sostenibile, attività commerciali). Il Comune potrà inoltre monitorare l’utilizzo e lo stato delle colonnine ed utilizzare i dati di ricarica (anonimi) per conoscere meglio i propri flussi di traffico, miglioramento così la «pagella di sostenibilità ambientale» sul suo territorio e migliorando la qualità dell’aria. Per il cittadino, una rete di ricarica capillare costituisce un forte incentivo ad acquistare un veicolo elettrico che potrà ricaricare – senza ansia da autonomia – in modo semplice e veloce grazie al servizio altamente digitalizzato ed integrato con servizi di navigazione. Il cittadino potrà muoversi con maggiore facilità sul territorio nazionale utilizzando una rete di ricarica compatibile con quella del proprio Comune di residenza, beneficiando anche delle scontistiche/promozioni che le attività commerciali in prossimità delle colonnine vorranno offrire sotto forma di coupon digitali da utilizzare durante il tempo di ricarica. Dopo un primo sopralluogo del distributore di energia, parte il processo di progettazione (SCIA) e l’installazione delle stazioni di ricarica, il relativo allaccio alla rete elettrica per arrivare al collaudo e all’attivazione dei punti di ricarica. Dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa, l’intero processo richiede 60 – 120 giorni.
Come effettuare la ricarica
Per effettuare una ricarica alle stazioni di ricarica Be Charge è sufficiente installare e registrarsi sull’App «BeCharge» scaricabile gratuitamente dagli AppStore Google Play e Apple App Store. Attraverso l’App è inoltre possibile visualizzare la mappa di tutte le stazioni di ricarica Be Charge sul territorio, verificare la disponibilità in tempo reale e la tipologia di presa dei vari punti di ricarica, oltre che il prezzo in €/kWh erogato. Il costo della ricarica verrà direttamente addebitato sulla carta di credito associata all’account dell’utente. Se il dispositivo è dotato di navigatore (Google Maps o Mappe di Apple) è inoltre possibile ottenere le istruzioni di guida per raggiungere le singole stazioni di ricarica. Una volta attivata la ricarica è possibile monitorarne l’avanzamento direttamente dall’App. Il call center è sempre disponibile 24/7 al numero 02-87119401. A tutela dei propri clienti Be Charge raccomanda di seguire tutte le indicazioni e le prescrizioni previste da ISS in attività simili, sia prima di avviare una sessione di ricarica sia quando si è terminato il rifornimento, come ad esempio l’utilizzo di guanti mono-uso.