“Parma non accetta chi non rispetta le regole”

SMA MODENA
lodi1

03/05/2012
h.17.50

“Parma deve diventare inospitale per chi non vuole rispettare le regole. Dobbiamo partire proprio da qui, da Piazzale della Pace, che può diventare un simbolo, o di degrado o di civiltà: bisogna solo fare una scelta. Io ritengo che debba diventare il nostro biglietto da visita.
Nei primi cento giorni sarà necessario adottare misure draconiane, provvedimenti antibivacco; la sicurezza è la priorità numero uno per i cittadini. Le prenderemo insieme a specialisti, in accordo con le forze dell’ordine e con l’opposizione: la sicurezza è un interesse di tutti.
I tre tempi della sicurezza – Roberto Ghiretti, candidato sindaco per la lista Parma Unita, in Piazzale della Pace si sofferma sui temi della sicurezza e ribadisce le proposte che intende adottare in caso di elezione: “La sicurezza va affrontata su tre fronti: la sicurezza dell’oggi, la sicurezza a medio termine e, infine, quella a lungo termine. Nell’immediato dobbiamo rafforzare la presenza degli agenti nei quartieri, ma dobbiamo anche coordinare e distinguere meglio i compiti di Forze dell’Ordine e Polizia Municipale. Inoltre, sottoscrivere un accordo con gli istituti di vigilanza privata: le guardie giurate possono essere infatti un ulteriore presidio, c on i loro occhi e i loro orecchi, per cittadini e commercianti nei quartieri. Noto con piacere che tale proposta, come altre da tempo inserite nel nostro programma, è stata ripresa da altri candidati”.
Per un discorso a medio termine occorre intensificare l’impiego di telecamere, “da mettere tutte in rete – precisa Ghiretti -. Dovremo poi presidiare i luoghi più critici, ma anche inserire associazioni per tenere puliti, in tutti i sensi, i parchi e i luoghi di aggregazione. Bisogna però anche guardare lontano, rafforzando quei soggetti, ad esempio scuole, associazioni, società sportive, che fanno coesione sociale e cultura, nel senso che educano alla socialità. E’ così che possiamo diminuire il disagio nel futuro, favorendo un’integrazione reale, non l’emarginazione. Se non lavoriamo con intelligenza su tutti questi livelli, continueremo a inseguire l’emergenza sicurezza senza risolverla mai.”
Poliziotto di quartiere – “Vogliamo una città – aggiunge Ghiretti – in cui non ci siano differenze tra nativi e non nativi, ma tra chi rispetta la legge e chi no. Una città dove tutti si sentano responsabili della qualità della vita, attraverso gesti quotidiani di rispetto delle regole, del decoro, degli orari, della cosa comune, della quiete pubblica, dei concittadini; una città dove ci sia un rapporto diretto tra le persone e gli operatori della sicurezza. In particolare con il poliziotto del quartiere e il Sindaco. Se sarò io, mi impegnerò a stare in mezzo alla gente; andrò una volta al mese nei quartieri a confrontarmi con i cittadini, con i qu ali decideremo le questioni da affrontare prioritariamente”.

Commenta l’articolo: clicca qui!
___

Iscriviti alla
newsletter
di ParmaDaily!